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Caltanissetta. Borsellino, svolta Scarantino su pm. Di Matteo: “Avanti su verità”

Redazione

Caltanissetta. Borsellino, svolta Scarantino su pm. Di Matteo: “Avanti su verità”

Gio, 30/05/2019 - 16:55

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CALTANISSETTA – Le versioni del falso pentito Vincenzo Scarantino. Mercoledì 29 maggio, nel corso dell’udienza del processo a CALTANISSETTA sul depistaggio delle indagini legate alla strage di via D’Amelio, ha compiuto un nuovo dietrofront, spiegando che solo i tre poliziotti imputati – Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo – lo avrebbero indotto a mentire sulla ricostruzione della fase esecutiva dell’eccidio. “Il dottor Di Matteo non mi ha mai suggerito niente – ha detto Scarantino in aula in sede di controesame – il dottor Carmelo Petralia neppure. Mi hanno convinto i poliziotti a parlare della strage“. Una versione – quest’ultima – contestata dall’avvocato Rosalba Di Gregorio, legale di Gaetano Murana, parte civile, dopo essere stato ingiustamente accusato della strage. Sul depistaggio delle indagini dell’attentato in cui morirono Paolo Borsellino e gli agenti della scorta, e’ in corso una indagine della procura della Repubblica di Messina per accertare se vi siano state eventuali responsabilita’ a carico dei magistrati di CALTANISSETTA. “Non commento le dichiarazioni relative a processi in corso – dice il sostituto della Procura nazionale antimafia, Nino Di Matteo, ex pm a Palermo e ancor prima a CALTANISSETTA – ma a chi da anni trova il pretesto per attaccarmi, per la vicenda dei processi relativi alla strage di via D’Amelio, vorrei dire che spero che ora ritrovino l’onesta’ intellettuale di ricordare che anche grazie al mio lavoro sono stati inflitti piu’ di 20 ergastoli per la strage Borsellino, mai messi in discussione, creando anche le basi per scoprire eventuali ulteriori responsabili e le motivazioni reali della strage“.

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