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Piazza Armerina, la Villa del Casale diventa parco archeologico

Redazione

Piazza Armerina, la Villa del Casale diventa parco archeologico

Ven, 07/12/2018 - 22:10

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Avviato l’iter per l’istituzione di un nuovo parco archeologico in Sicilia: l’assessore regionale dei Beni culturali, Sebastiano Tusa, ha firmato il decreto che da’ il via libera al Parco della Villa del Casale di Piazza Armerina, in provincia di Enna. “L’istituzione dei Parchi archeologici – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – e’ tra le priorita’ del mio governo. Vogliamo adottare un modello virtuoso per la fruizione dei beni culturali nella nostra Isola, con strutture dotate di autonomia scientifica e di ricerca, organizzativa, amministrativa e finanziaria. I numeri ottenuti fino a oggi ci confermano la validita’ di questo percorso: una gestione snella e autonoma che rappresenta una formula moderna di godimento e tutela, con una costante crescita, sia in termini di qualita’ dei servizi che di richiamo turistico per un vasto territorio”. Dichiarata dall’Unesco, nel 1997, ‘Patrimonio dell’Umanita”, la Villa del Casale e’ un edificio abitativo tardo antico dell’eta’ costantiniana del quarto secolo dopo Cristo.

I pavimenti a mosaico, capolavori della tecnica musiva, l’hanno resa famosa nel mondo, portandola con piu’ di 350mila visitatori l’anno ai vertici delle presenze in Sicilia. Il complesso e’ situato a circa quattro chilometri da Piazza Armerina e ricade nei territori dei Comuni di Piazza Armerina, Pietraperzia e Mazzarino. “Un sito di straordinaria valenza storico culturale – ricorda Tusa – che si inserisce in un percorso di fruizione di primaria importanza. Meta fondamentale dei visitatori che vengono in Sicilia, il Parco della Villa del Casale potra’, con l’autonomia finanziaria e gestionale, mettere a frutto tutto cio’ che certamente potra’ realizzare grazie ai grandi numeri che registra in termini di presenze. Un’autonomia – aggiunge – che consentira’ al Parco di utilizzare in proprio le entrate che derivano dalla vendita dei biglietti di ingresso e che si traduce in azioni immediate di valorizzazione, manutenzione del territorio, attivita’ di promozione, scavi archeologici, attivita’ scientifiche: un percorso integrato di tutela e di forte connotazione dell’identita’ siciliana. E la prospettiva dell’avvio dei servizi aggiuntivi segnera’ uno slancio che vede in prospettiva nuove opportunita’ di occupazione e di valorizzazione del sito”.

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