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Italia Nostra fortemente contraria alla norma relativa a interventi edilizi nei centri storici siciliani

Redazione

Italia Nostra fortemente contraria alla norma relativa a interventi edilizi nei centri storici siciliani

Mar, 18/12/2018 - 10:42

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Nella Sicilia (che “diventerà bellissima”) del presidente Musumeci, lo scorso 13 dicembre 2018, l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato una norma, sconcertante e pericolosa, che riguarda interventi edilizi nei centri storici dell’Isola. La norma è contenuta nel disegno di legge relativo alle variazioni di Bilancio. Primo firmatario del provvedimento,
Nello Dipasquale, del Pd, che lo difende con orgoglio: «Agevolerà gli interventi di riqualificazione per centri che rischiano di crollare».
Contrario alla norma il Movimento 5Stelle che, a suo tempo, aveva sostenuto e votato la legge n. 13 del 2015 sui centri storici siciliani: legge regionale da noi di Italia Nostra fortemente osteggiata e criticata https://www.italianostra.org/italia-nostra-%C2%93no-al-nefasto-ddl-sui-centri-storici-siciliani%C2%94/).
Una legge che comunque faceva salvi i piani vigenti e prevedeva uno studio di dettaglio di competenza dei Comuni. Con la recente norma, da un lato si impone l’obbligo di modificare i piani vigenti, dall’altro i privati possessori di immobili possono proporre piani stralcio. La norma, dunque, offre ai privati la possibilità di presentare piani particolareggiati relativi a immobili nei centri storici, ai quali i Comuni si devono adeguare. E’ chiaro che in tal modo si aggirano i vincoli che tutelano il patrimonio storico collettivo. Afferma Giampiero Trizzino, deputato del
Movimento 5Stelle: «Ci chiediamo cosa faccia l’assessore regionale dei Beni Culturali (Sebastiano Tusa), di che cosa si occupi, visto che il Governo non s’è pronunciato dinnanzi a questo obbrobrio giuridico. Nei prossimi giorni, quando all’Ars approderà la finanziaria, presenterò un emendamento soppressivo per abrogare questo scempio».
Le ragioni per cui la norma apre a pericolose operazioni speculative che rischiano di alterare irreversibilmente la fisionomia dei nostri centri storici sono evidenti, considerato anche il fatto che i progetti andranno approvati in sede di conferenza dei servizi, a maggioranza. Pertanto il parere delle Soprintendenze potrebbe risultare minoritario. Come ben sappiamo, nei centri storici sono pochissimi gli immobili vincolati, per questo l’articolo approvato apre alla possibilità di snaturare irreversibilmente la configurazione di un luogo, di uno spazio. Noi di Italia Nostra siamo dunque fortemente contrari a questa pessima norma, concepita e sostenuta dai deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana con la sola eccezione degli esponenti politici del Movimento 5Stelle. L’ennesimo, ulteriore attacco ad un patrimonio unico e straordinario.

Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

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