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Caltanissetta. Barca vicino al tribunale: “incauta” trovata pubblicitaria del direttore artistico del teatro Margherita

Redazione

Caltanissetta. Barca vicino al tribunale: “incauta” trovata pubblicitaria del direttore artistico del teatro Margherita

Gio, 22/11/2018 - 08:43

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Non è cominciata nel migliore dei modi l’avventura come direttore artistico del teatro Margherita di Caltanissetta del regista nisseno Aldo Rapè: la sua prima idea è immediatamente “naufragata”.

Sua l’intuizione di far posizionare una “barchetta” di fronte al tribunale di Caltanissetta. La mirabolante trovata pubblicitaria aveva fatto scattare l’allarme della sicurezza del palazzo di giustizia, allertando forze dell’ordine e metronotte. La piccola imbarcazione era stata posizionata nottetempo e rinvenuta nella mattinata di martedì 20 novembre. L’insolito oggetto “parcheggiato” nel sito – attualmente interdetto alla sosta per motivi di sicurezza – di fronte al prospetto laterale del Palazzo di giustizia, dopo lo stadio Palmintelli, era stato poi prontamente portato via.

Una situazione “particolare” che aveva allertato gli investigatori che avevano immediatamente avviato delle indagini per accertare se fosse un avvertimento nei confronti dei magistrati del Palazzo di Giustizia, dove sono in corso numerosissime inchieste non solo sulla criminalità organizzata del Distretto di Corte d’Appello, ma anche su vicende di interesse nazionale.

Ed invece era soltanto una “pubblicità” mal riuscita. Ieri pomeriggio il Comune di Caltanissetta è stato “costretto” a diramare una nota nella quale si legge “il direttore artistico della stagione teatrale del teatro comunale Regina Margherita, Aldo Rapè, ha scritto una nota al sindaco per scusarsi della preoccupazione involontariamente causata in data 20 novembre 2018 dalla presenza di una piccola barca in legno tra Piazza Falcone e Borsellino ed il Palazzo di Giustizia“. Su richiesta del direttore artistico la nota è stata trasmessa dal sindaco al presidente della Corte d’Appelo, al procuratore Generale, al procuratore della repubblica ed alla prefettura. Le forze dell’ordine non hanno gradito l’idea del regista nisseno.

Dalla barca si potrebbe trarre un’indicazione: … siamo a mare!

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