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“E sedutosi … li ammaestrava”: Guardatevi dagli scribi (di don Salvatore Callari)

Don Salvatore Callari

“E sedutosi … li ammaestrava”: Guardatevi dagli scribi (di don Salvatore Callari)

Lun, 12/11/2018 - 07:15

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Non so se è una strana idea ipotizzare che i fedeli partecipando alla liturgia di questa domenica, possano raccogliere tre spunti di riflessione che ho individuato io e su cui mi fermerò  per qualche rilievo utile sul piano della vita cristiana.  E prima ancora vorrei illudermi che se tutti i buoni cristiani, assidui alla partecipazione alla messa domenicale riuscissero a trarre anche qualche … goccia di  insegnamento, ogni volta , certamente  vedrebbero “ crescere”  la maturità cristiana e la pratica delle virtù. Ma ecco i tre punti che mi piace rilevare : nella prima lettura: una grande fede  nella Provvidenza; nel Vangelo  la severa condanna degli scribi, ed anche il commovente elogio della vedova. Nel libro dei Re ( Antico Testamento, prima lettura) c’è la narrazione di un delizioso  episodio. Il profeta Elia chiede …. l’elemosina  ad una vedova, povera : un po’ di acqua e in po’ di pane, o una focaccia, farina cotta sulla pietra. E’ tempo di siccità e di carestia , la vedova  e l’unico figlio hanno di che vivere solo per qualche giorno. Ma fidando  nella Provvidenza  utilizza tutto quello che ha per  nutrirsi assieme al figlio e al profeta La sua carità viene ricompensata con la promessa  del profeta che assicura  che non verrà a mancarle né la farina né l’olio  per il necessario sostentamento. Lodevole  la sua fiducia nelle parole del profeta  e nella Provvidenza. Ammirevole la fede del profeta  che si affida alla Provvidenza ,…nella persona della vedova, per  superare il momento difficile  a causa della sua povertà.  Gesù nel Vangelo ribadisce il suo duro giudizio sul comportamento degli Scribi che amano ostentare il proprio stato di benessere, le loro vesti di lusso, che amano i privilegi nella società. Non è uno stile da cristiani. Non dobbiamo essere acuti critici dei vanitosi e ipocriti Scribi, ma guardarci “ dentro” per vedere se anche noi siamo vittime di queste tentazioni che ci fanno pretendere di valere più di quello che è la verità. Quante volte ci vantiamo per qualche gesto di  bontà, di un’opera buona, di un apprezzamento, ma non  abbiamo il genuino sentimento di fraternità e di carità. Infine : è davvero commovente l’agire di quella vedova che si priva di tutto  quello che ha per farne offerta al tempio. E la sua offerta,,pur piccola, vale  più di quella  che danno i ricchi che, in proporzione dei loro averi, appare una vera meschineria. E’ banale, forse, dire che il Signore fa i conti “ in percentuale”. Per la vedova e il 100%  per il ricco solo una minuscola parte. Come vedete “ piccoli rilievi”. Ma a metterli in pratica si avrebbero “grandi” risultati.