Salute

Caltanissetta, arrestati ladri d’uva sorpresi a depredare: malvivente punta arma a salve contro Polizia

Redazione

Caltanissetta, arrestati ladri d’uva sorpresi a depredare: malvivente punta arma a salve contro Polizia

Ven, 21/09/2018 - 13:09

Condividi su:

CALTANISSETTA – I poliziotti della sezione volante, nella notte, hanno arrestato Brocca Agatino, di 44 anni e Tiziano Andrea, di 22 anni, entrambi residenti in provincia di Catania, poiché sorpresi nella flagranza di reato di furto aggravato in concorso.

Gli agenti, intervenuti nelle campagne di Grottarossa dopo una chiamata al 113, nella quale era segnalata la presenza di sospetti tra i filari di una vigna, intorno alla due di notte, nei pressi dell’ingresso della proprietà. Le forze dell’ordine hanno individuato un furgone Ducato Panorama con le portiere aperte e la targa occultata. Nonostante il buio, gli agenti hanno notato un grosso taglio alla rete di recinzione e tra i filari della vigna due uomini intenti a raccogliere i grappoli, con accanto diverse cassette di plastica. Alla vista dei poliziotti, Brocca Agatino, ha estratto una pistola puntandola contro gli agenti; Tiziano Andrea, invece, si è gettato a terra gridando al compagno di gettare l’arma e arrendersi. I due poliziotti, a loro volta, hanno estratto l’arma in dotazione intimando al malvivente di gettare l’arma; il Brocca, invece di arrendersi, ha continuato tenere l’arma puntata, avanzando verso di essi. Gli agenti, riuscendo a mantenere la giusta calma e la freddezza necessaria, sono riusciti a far desistere l’uomo, che ha posato l’arma a terra e si arreso. I due uomini sono stati perquisiti e addosso a Brocca Agatino è stato trovato un coltello e una torcia. Sul mezzo sono state trovate sedici casse d’uva già rubata per un totale di circa 330 chilogrammi; altre casse semivuote e vuote sono state invece trovate sul terreno. L’uva raccolta è stata consegnata al proprietario del terreno. I due arrestati sono stati condotti in Questura e, dopo le formalità di rito, su disposizione del pubblico ministero di turno, accompagnati al carcere Malaspina a disposizione dell’A.G. Dall’analisi dell’arma, è emerso che si trattava di una scacciacani, circostanza non riscontrabile nel buio della notte tra la vegetazione.