MUSSOMELI – Vecchie foto del collegio di Maria (la Batia), cercasi. “Rivolgiamo un accorato appello a chiunque di Mussomeli e dintorni sia in possesso di vecchie fotografie riguardanti il nostro collegio, le classi, le insegnanti, foto ritraenti momenti di vita passate ma profondamente radicate nel territorio. Foto che serviranno per realizzare la mostra “Tracce di memoria educativa” presso i locali della nostra scuola dell’infanzia. Foto che ovviamente saranno restituite. E nel caso non si volessero prestare le foto originali, oggi non mancano certo i mezzi per farne delle copie”. Questo l’appello lanciato ieri da suor Gandolfa Sausa, nativa di Polizzi Generosa, che dal 2016 è la nuova direttrice dello storico asilo del Collegio di Maria, la Batia, che ha visto crescere diverse generazioni di mussomelesi e prima ancora ospitava le ragazze orfane. Una realtà storica che quest’anno celebra i 300 anni di fondazione della Congregazione delle suore Collegine della Sacra Famiglia. Per altro, proprio in occasione del 300° anno di fondazione della Congregazione, con Decreto della Penitenzeria Apostolica, Papa Francesco concede a tutte le suore Collegine e a tutti i fedeli, l’Indulgenza plenaria dal 13 giugno 2017 al 13 giugno 2018. Il programma delle celebrazioni è articolato in 5 giorni, dal 10 al 14 maggio prossimo e si concluderà con la solenne celebrazione eucaristica presieduta da sua Eccellenza, Mario Russotto. Cinque giorni intensi con momenti di preghiere itineranti, riflessioni e testimonianze, tra cui anche la recita “Amare è donarsi all’infinito” ed appunto, l’inaugurazione della mostra fotografica. Da qui l’appello tramite “La Sicilia” lanciato da suor Gandolfa per reperire quanto più materiale possibile a testimonianza di un passato tanto vivo quanto tutt’ora presente nella memoria di tanti. Il Collegio di Maria sotto il titolo di Santa Maria della Luce o più semplicemente Collegio delle donne, sorse verso il 1740 nei locali occupati negli ultimi anni dalla monache benedettine tant’è che a Mussomeli è noto appunto come il nome di Batia. Della sua situazione economica si occupò il principe. Le suore eleggevano la superiora e tra le professe si sceglievano: una vicaria, due discrete, una dispensiera, un’economa, una portinaia, una maestra delle novizie, una maestra d’educande, una maestra di scuola ed una sagrestana. Amministravano il collegio due deputati (eletti dal vescovo) ed un procuratore (eletto dal conte). Le rendite di cui godeva il collegio provenivano da diverse salme di terra ubicate in territorio di Sutera, Cammarata e quindi a Mussomeli in contrada Cordovese, Monteformaggio, Cicuta, Valle, Peperone, Quadia, Monticelli, Indovina, Badia vecchia. Con così tante rendite il collegio prosperava e dal 1755 il numero delle suore andò sempre più aumentando a vantaggio dell’istruzione delle ragazze di Mussomeli. Circa la chiesa a servizio del Collegio di Maria si ha notizia che era stata edificata ancora prima, nel 1682. (ROBERTO MISTRETTA)
Ven, 20/06/2025 - 15:16