Salute

Mussomeli, raccolta porta a porta seguito passo passo

Carmelo Barba

Mussomeli, raccolta porta a porta seguito passo passo

Gio, 04/01/2018 - 08:22

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MUSSOMELI – Alla ricerca del sacchetto nascosto. Non è una nuova caccia al tesoro, ma uno dei tanti singolari episodi che capitano ogni giorno agli operatori della nettezza urbana. “C’è un’anziana –racconta l’operatore Filippo Aiello- che ha l’abitudine di mettere il suo sacchetto dei rifiuti in un baglio, ben nascosto, per evitare che sia preda dei randagi. E ogni volta gli cambia posto. Noi lo sappiamo e lo cerchiamo finché non lo troviamo. Un’altra anziana non sa ancora fare la differenziata e quindi ci tocca spiegarle e aiutarla, ma è dura”.  Benvenuti nell’era della differenziata con la raccolta porta a porta avviata nei giorni scorsi e che pur non essendo ancora operante a pieno regime, sta letteralmente rivoluzionando le abitudini dei mussomelesi. In positivo.  L’ultimo giorno di raccolta, incontriamo il vice sindaco Francesco Canalella, deus ex machina di tale rivoluzione, al centro di raccolta di via Della Regione. Sono le 9.30 ed è un via via di cittadini che portano carta e cartone, plastica, vetro, lattine. Si differenzia alla grande. Chiediamo al vicesindaco come va la raccolta porta a porta e decidiamo di verificare insieme, sul campo, come operano le varie squadre. “Il servizio di raccolta porta a porta –dice Canalella- è ormai operativo su tutto il perimetro urbano, anzi stiamo allargando l’anello di raccolta ad utenze che prima non erano servite”. E in effetti gli operatori sono tutti al lavoro. Un raccoglitore e un automezzo. I cesti dell’umido messi davanti le abitazioni, in ordine. Sia a monte che a valle, da nord a sud. Insomma, Mussomeli risponde. “I cittadini sono contenti di questo servizio, e rispondono con entusiasmo perché vedono giorno per giorno i nostri sforzi”. E mentre il telefono del vicesindaco non smette di squillare, lui risponde e continua ad impartire direttive: “Leggetevi le direttive sulla chat, fate questo, rimuovete quella carcassa di cane che si trova sulla strada per Sutera”. Salvo scoprire poi che, steso a bordo strada a prendersi il sole, il cane morto non era, però lo sembrava davvero. Raggiungiamo via Agrigento e in Piazza Annivina incontriamo tre camperisti palermitani con famiglie al seguito. Vogliono visitare il centro storico partendo dal basso. Li indirizziamo alla chiesa di San Giovanni Battista e al santuario della Madonna dei Miracoli. “Questa piazza dovrà essere il fiore all’occhiello di Mussomeli, sistemeremo l’antica fontana e l’area verde. E più sotto recupereremo anche le storiche pile del Poverone”. Ha grande progetti il vicesindaco, di professione ingegnere, con studio semiabbandonato a Palermo da quando si dedica anima e corpo a quest’avventura amministrativa. “Dal punto di vista economico non voglio neppure pensare a quanto sto perdendo”. Ci inoltriamo nel quartiere Santa Maria e qui incontriamo l’arzilla 90enne Eugenia che vive con la sorella minore, Maria, e coi loro cani e gatti, in un vicolo senza insegna. “La prego, metta una tabella che indichi la nostra via, l’altro giorno perfino i carabinieri hanno avuto difficoltà a trovarla”. Canalella si impegna solennemente: “Anche a costo di comperarla io, l’insegna la avrà”.  E che mi dice della raccolta differenziata? Chiediamo a Eugenia, capelli colorati di fresco.  “Ah, ci voleva proprio, certo ci dobbiamo abituare, ma il fatto che ogni giorno passano a ritirare questo o quel rifiuto, è una grande conquista per tutti” risponde la 90enne che ci invita in casa per un caffè. E capiamo perché i Belgi qui trovano l’America.  Chiediamo ad una mamma e a sua figlia che abitano più sotto: anche loro sono entusiaste e lo stesso una pensionata che vive in via Fiume. La raccolta porta a porta, piace.  Conclude il vicesindaco: “Sono estremamente soddisfatto di aver riscontrato in Eugenia un enorme entusiasmo, nonostante abbia manifestato qualche ovvia iniziale difficoltà ad abituarsi a differenziare i rifiuti. Ma nonostante questo e nonostante l’età, mi ha garantito che vuole impegnarsi per riuscire a differenziare meglio di tanti altri giovani cittadini. Il fatto che per le persone anziane si riesca ad erogare un servizio Porta a Porta è di essenziale importanza per i nostri concittadini, soprattutto per quelli del centro storico. Anche oggi, peraltro, il dato dell’organico differenziato è estremamente incoraggiante. Ben 3.380 kg raccolti mentre quello degli RSU (conferito in discarica) è sceso a 7.380 kg contro i circa 11.000 kg che mediamente si conferivano prima dell’avvio della FASE 3, del servizio di raccolta porta a porta.  Il 2018 sarà quindi l’anno all’insegna della differenziata con l’auspicio di poter candidare Mussomeli, come il paese più performante della provincia di Caltanissetta”.

Ovviamente questa rivoluzione non sarebbe mai avvenuta senza il pieno supporto degli operai NU: “E per tale motivo –conclude il vicesindaco- abbiamo voluto fare con loro la foto sotto l’albero di Natale e donare un panettone per le loro famiglie”. (di Roberto Mistretta)

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