Salute

Mussomeli, aggredito da randagi finisce in ospedale con tendine tranciato

Carmelo Barba

Mussomeli, aggredito da randagi finisce in ospedale con tendine tranciato

Dom, 07/01/2018 - 08:00

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MUSSOMELI – Aggredito da cani randagi finisce in ospedale coi muscoli del polpaccio sinistro lacerati, tant’è che l’equipe del dott. Carlo Dell’Utri l’ha dovuto operare in urgenza al “Maria Immacolata-Longo” dove si trova tutt’ora ricoverato.
L’increscioso episodio che sta avvelenando ulteriormente la mai sopita polemica sui randagi s’è verificato giovedì mattina in contrada San Vito dove abita il 36enne Jose Lanzalaco con la moglie, Giusy Nolano. La coppia dall’estate scorsa gestisce il Crazy Bar in via Palermo e proprio lì si stava recando poco dopo le 7.30 Jose Lanzalaco, per aiutare la moglie.
“Mentre stavo uscendo ho sentito la mia cagna, Lilly di un anno e mezzo di età- raccontava ieri dal suo letto d’ospedale Lanzalaco- guaire minacciata dal branco. Ad attirare il branco di randagi probabilmente era stato il fatto che Lilly è in calore, ma di fronte a quell’assembramento ha cercato riparo dietro Billy, il mio cane da pastore di 14 anni. A quel punto il branco ha aggredito Billy e lo stava riducendo al mal partito, quindi io ho cercato di difenderlo ma sono stato aggredito a mia volta dal più grosso dei randagi, un pezzato bianco e nero di grossa taglia e dalla coda bianca, che ho riconosciuto nelle foto pubblicate da Sebastiano Luvaro. Sono caduto e mi sono ferito alla mano, sono stato morso al polpaccio e insomma si stava mettendo a mal partito. A quel punto ho preso un grosso bastone e mi sono difeso, facendo scappare i randagi, in particolare il grosso pezzato, l’unico che mi ha aggredito. Poi sono entrato in casa e ho chiamato mio fratello per portarmi in ospedale. Al nostro sindaco voglio dire di prendere immediati provvedimenti perché così non si può andare avanti, ci sono randagi ovunque. E sono pericolosi. Anche in ospedale ho sentito tutta la notte l’abbaiare di randagi nei dintorni”.
A ricevere la chiamata di Jose è stato suo fratello Aliseo. “Erano passate le otto quando mio fratello mi ha chiamato per andare da lui ad aiutarlo. Francamente quello che è successo è davvero gravissimo, capisco tutto, anche che bisogna risparmiare, ma bisogna trovare rimedi a questa situazione perché se ieri al posto di mio fratello ci fosse stato un bambino, oggi non saremmo qui a discuterla, ma a piangere l’ennesima vittima dei randagi”.
In ospedale, Jose Lanzalaco è stato preso in carico dal personale di Pronto Soccorso, quindi una volta accertate l’entità e la gravità delle lesioni subite, è stato ricoverato in ortopedia dove nella stessa mattinata è stato sottoposto a intervento chirurgico.
“Mi hanno dato dei punti di sutura alla mano per il taglio dovuto alla caduta destra –conclude Lanzalaco- e una quindicina di punti al polpaccio dopo l’intervento. Francamente non so se presenterò denuncia per l’accaduto ma quel che mi preme adesso, è che si faccia una seria lotta al randagismo perché ci sono troppi cani e la gente ha paura”. (di ROBERTO MISTRETTA)

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