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Tribunale di Caltanissetta: sentenza riconosce anzianità di servizio per 4 docenti precari

Redazione

Tribunale di Caltanissetta: sentenza riconosce anzianità di servizio per 4 docenti precari

Mar, 14/02/2017 - 09:36

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CALTANISSETTA – Una nuova vittoria COBAS arriva dal Tribunale del Lavoro di Caltanissetta dove gli avvocati del sindacato hanno ottenuto la declaratoria del diritto di 4 docenti “alla valorizzazione dell’anzianità di servizio maturata in conseguenza della stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato”, riconoscendo loro il diritto alla medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato dai CCNL succedutisi nel tempo.

Il Tribunale di Caltanissetta, lo scorso 31 gennaio, accogliendo ancora una volta le tesi volte al riconoscimento del servizio pre ruolo, ha condannato il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in persona del Ministro pro tempore  al pagamento delle relative differenze retributive.

Le sentenze confermano, ancora una volta, l’evidente discriminazione posta in essere dal MIUR nei confronti dei lavoratori precari non riconoscendo loro il diritto a percepire la retribuzione in base agli effettivi anni di servizio svolti.

Cobas esprime soddisfazione per il riconoscimento giuridico delle ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori. “La nostra scelta di adire vie legali è sempre riluttante, sopraggiunge come triste constatazione di un’ostinata e continua negazione dei diritti che sembra diventata prassi normale nella condotta dei governi. Abbiamo altre cause in corso e – qualora sia necessario – altre ne intenteremo; ma continuiamo a pensare che sia uno scandalo che i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori non vengano rispettati in primis da chi – eletto – dovrebbe rappresentare i cittadini. Per quanto ci riguarda come  sindacato, la sentenza ci dà la forza di continuare soprattutto l’azione di conflitto che svolgiamo quotidianamente, dal basso, contro l’attacco ai diritti dei lavoratori e contro il tentativo di destrutturare la scuola pubblica”.

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