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L’ARS vara manovra di bilancio, ma nuove prove per Crocetta

Redazione

L’ARS vara manovra di bilancio, ma nuove prove per Crocetta

Gio, 01/12/2016 - 21:29

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PALERMO – La quiete dopo il caos e la tempesta. Approvata stasera dall’Assemblea regionale siciliana la manovra di assestamento del bilancio 2016 con 41 voti favorevoli, 11 contrati e 5 astenuti. E ok anche al ddl sui debiti fuori bilancio relativamente al Cluster Biomediterraneo nell’ambito di Expo 2015. Ma esecutivo e alleanza sono attesi sin da subito a nuove prove di tenuta, sempre sui documenti contabili – a cominciare dalla Legge di stabilita’, l’ultima – in questo scorcio di fine legislatura. Una seduta fiume, quella di oggi, che si e’ aperta stamane ed e’ proseguita fino a sera caratterizzata da interruzioni e alta tensione tra governo e maggioranza che ha fatto mancare il numero legale, assicurato invece dalle opposizioni. La seduta si e’ svolta quasi interamente sull’esame dell’articolo 12, il piu’ controverso per via dei finanziamenti a pioggia a enti e privati. Un percorso tormentato caratterizzato da imboscate d’aula e ko dell’esecutivo. Tanto da indurre a un certo punto il governatore Rosario Crocetta a richiamare duramente i suoi per provare a serrare i ranghi di quella che e’ apparsa in questi giorni una litigiosa maggioranza-colabrodo: “Ognuno si assuma i propri doveri, a seconda della concezione alta o bassa che ha della politica. Anche chi aspira a governare questa Regione non puo’ essere contento senza un bilancio in equilibrio”. Di “scollamento tra la giunta e la coalizione che dovrebbe sostenere il governo in Aula” ha parlato il deputato del Pse Giovanni Di Giacinto, secondo cui “la maggioranza e’ evidente che non c’e’. A questo punto andiamo subito al voto”. Alla fine si dice soddisfatto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che ha dovuto difendere con le unghie e i denti la compatibilita’ finanziaria e tecnico-normativa della mini finanziaria: “Sono molto soddisfatto, e’ stata data sicurezza ai Comuni. Ci sono aumenti di capitoli relativamente a fondi ai quali possono attingere enti sulla base di determinate procedure amministrative che riguardano tutti quelli che hanno le carte in regola per concorrere. Abbiamo dunque approvato solo norme generali e astratte”.
Per Ardizzone “sono state superate tutte le incomprensioni, mi auguro che il governo possa presentare prima possibile la legge di stabilita che sara’ l’ultima della legislatura, sulla base dell’accordo con lo Stato che prevede certezza di trasferimenti per un miliardo e 400 milioni. Grande attenzione dunque sulla legge di stabilita’ anche se non escludo che si possa fare qualche altra buona legge e qualche riforma, partendo dai buoni risultati che si sono ottenuti con questo assestamento”. Nella manovra varata ci sono fondi per 5,5 milioni ai Comuni di Trapani e Comiso per finanziare le convenzioni degli aeroporti con Ryanair; 16 milioni per la formazione professionale dei ragazzi di eta’ scolare, i 65 milioni destinati ai Comuni, 24 milioni agli enti di area vasta e 5 milioni per l’assistenza ai disabili. Una norma, inoltre, sospende i ruoli dei canoni irrigui 2014 e 2015 e garantisce giornate lavorative per gli stagionali dei consorzi da impiegare anche nelle zone alluvionate. “Abbiamo dato risposte importanti a diverse categorie e settori ad iniziare dai comuni e precari, e ad ambiti strategici come turismo, cultura, formazione e agricoltura. Ma soprattutto con l’approvazione del ddl di assestamento abbiamo salvaguardato la solidita’ del bilancio della Regione”, dice Alice Anselmo, presidente del gruppo Pd all’Ars. Nel contestato articolo 12 approvato prima del voto finale, il pagamento dell’Iva per il contratto di servizio di Trenitalia per 8,36 milioni, in un primo tempo bocciato; sostegno anche al trasporto pubblico a Catania: si stanziano infatti 2 milioni e 300 mila euro in favore dell’Amt, di cui 500 mila quest’anno e un milione e 800 mila per il 2017. Ok all’aumento di 1,45 milioni per il ‘sospetto’ “incremento del movimento turistico”, denominazione che sembra rinviare a feste e sagre. Poco piu’ di un milione va all’assessorato all’Istruzione, per gli enti che parteciperanno ai bandi dopo l’abolizione dlela tabella H. Un milione per l’assistenza negli ex ospedali psichiatrici, un milione di euro andra’ ai Consorzi di bonifica, 200 mila euro ai Consorzi agrari, 300 mila euro per Lampedusa e Linosa, e 200 milioni alle casse dei comuni piu piccoli, 300 mila euro al Corfilac. Un capitolo di spesa in crescita e’ quello per la propaganda dei prodotti tipici siciliani: da 144 mila euro passano a 544 mila. Sparisce dal capitolo delle spese la voce in favore dei doposcuolisti, i fondi a loro destinati sono stati trasferiti agli alunni disabili. “E’ stato uno sbaglio – ha detto l’assessore all’Economia Alessandro Baccei – i fondi saranno ripristinati in finanziaria”. Sonora la bocciatura del Movimento 5 stelle: “Niente per lo sviluppo e per le imprese, i soliti favori agli amici degli amici”.

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