ROMA – La conferenza di servizi sulle bonifiche ieri a Roma non è stato l’unico appuntamento istituzionale del sindaco di Gela. Assieme agli altri primi cittadini della fascia trasformata, Domenico Messinese ha preso parte al vertice convocato proprio per gli amministratori comunali di Gela, Niscemi, Pachino e Vittoria al Ministero dell’Agricoltura, alla presenza del titolare del dicastero, Maurizio Martina, del sottosegretario Giuseppe Castiglione, dell’assessore regionale Antonello Cracolici e dell’europarlamentare Michela Giuffrida.

I sindaci hanno chiesto clausole di salvaguardia per ridurre l’impatto dell’accordo euro-mediterraneo che potenzia l’import dai paesi rivieraschi dell’Africa. “I nostri imprenditori – ha spiegato il sindaco di Gela, Messinese – non temono tanto la concorrenza quanto la contraddizione di norme europee che non valgono nei Paesi dai quali importiamo gli stessi prodotti che coltiviamo, con costi del lavoro più elevati. Sono necessari più controlli per tutelare la sicurezza alimentare dei consumatori”.

Il sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, ha lanciato un grido d’allarme che supera di gran lunga le proteste che tre anni fa portarono in piazza il fenomeno dei Forconi. “La situazione è grave – ha detto – e al nostro disagio le istituzioni devono dare adeguate risposte”.

Il Governo Centrale ha constatato il dramma economico in cui versa il settore agricolo nel territorio rappresentato dai quattro sindaci e ha annunciato varie misure tra le quali una campagna per la commercializzazione del pomodoro della fascia trasformata, grazie ad accordi intavolati con la grande distribuzione.