Giovanni Magrì

CALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

Dopo l’ennesimo cambio di rotta di questa Amministrazione Comunale, i nostri cittadini e soprattutto molti commercianti nisseni, subiscono ancora una volta una serie di decisioni incomprensibili relativamente al piano del traffico in Città. Già nel consiglio comunale tenutosi lo scorso 20 Aprile riguardante la situazione della gestione del traffico e l’eventuale chiusura in centro storico, il M5S di Caltanissetta si era espresso attraverso il suo portavoce Giovanni Magrì. Il nostro programma elettorale prevedeva la chiusura totale del centro storico, ma solo dopo un graduale percorso che avrebbe messo i cittadini e i commercianti nelle condizioni ottimali per godere di servizi e agevolazioni riguardo il carico delle merci, i bus navetta continui (con partenze dai vari parcheggi della città), i Pass per i residenti per transito e sosta. Tutto questo, dopo la realizzazione e il completamento di tutte le opere in corso e delle attività necessarie di intervento per rendere il centro veramente allettante e appetibile ai nostri cittadini. Dunque, nelle more, saremmo stati stati favorevoli ad una ztl temporanea e dinamica, ma solo a seguito di un’analisi basata su valutazioni certe e veritiere che avessero reso concrete le scelte prese dal consiglio comunale. Il nostro portavoce Giovanni Magrì, in quel consiglio comunale aveva chiesto a gran voce, prima di qualsiasi votazione, l’adeguamento del piano urbano del traffico, del piano della  mobilità e del piano parcheggi e soprattutto dell’esito del collaudo, senza i quali ogni decisione presa, sarebbe stata inutile. Infatti oggi, sottolinea il nostro portavoce, ” dopo una lunga e schizofrenica azione di questa amministrazione, assistiamo all’ennesima fumata, senza che però in padella vi sia alcun arrosto” Per inciso, l’adeguamento degli strumenti di programmazione poteva essere eseguito durante i lunghi 20 mesi già trascorsi. Nell’ottica della così decantata democrazia partecipata aspettiamo che il sindaco propenda verso la collaborazione piuttosto che l’azione unilaterale come ha fatto purtroppo fino ad oggi.