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Caltanissetta, PalaCannizzaro di nuovo inagibile. La “denuncia” dell’Albaverde

Redazione

Caltanissetta, PalaCannizzaro di nuovo inagibile. La “denuncia” dell’Albaverde

Mar, 15/12/2015 - 10:34

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palacannizzaroCALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

Con cadenza terribilmente ciclica anche quest’anno il PalaCannizzaro diventa inagibile.

Oggi (lunedì 13 dicembre – ndr) la gara di pallavolo femminile under 16 tra Kanguro e Albaverde non si è disputata in quanto un pannello del controsoffitto interno, proprio in corrispondenza della parte centrale del campo di gioco, è a rischio crollo con grave pregiudizio per l’incolumità degli atleti.

Quindi ci risiamo. Ritorna agli onori della cronaca la manutenzione degli impianti sportivi e la conseguente gestione degli stessi ma mi sembra inutile ripetere sempre le stesse parole, frasi trite e ritrite che portano a chi li scrive alcune centinaio di LIKE su Facebook ma che poi scorrono velocemente nel dimenticatoio di un paese di provincia (tale è oramai diventata Caltanissetta) che assorbe tutto il peggio che le capita con una indifferenza che rasenta la morte civile.

L’assessore al ramo aveva solo un paio di mesi fa promesso nella nota trasmissione di Radio CL 1 “Tony accessi” che entro dicembre sarebbe stato avviato l’iter di affidamento in gestione degli impianti sportivi di competenza comunale come è il PalaCannizzaro.

Inutile dire che anche questa scadenza non sarà rispettata (come quella della bretella targata CMC, come le opere di compensazione collegate, come gli obiettivi della raccolta differenziata, come la video sorveglianza, come le discariche abusive, come la lotta al randagismo, come la chiusura del centro storico, come l’incapacità di intervenire nella gestione dell’emergenza acqua o in quella dell’emergenza immigrazione, ete etc).

Naturalmente già vi anticipo che prevedo il palleggiamento di responsabilità tra l’assessore, il presidente della V commissione competente sul tema “sport e affini” e il dirigente addetto……….e quindi la colpa sarà di tutti e di nessuno.

Tutto normale……. come quando il Sindaco si indigna e scrive alla redazione della trasmissione RAI “La vita in diretta” perché preoccupato del danno di immagine che ne può derivare alla Comunità, senza fare altrettanto (denunciandoli) con i vertici della CMC che invece stanno procurando un danno economico incalcolabile ad un intera popolazione: a conferma che per il primo cittadino conta più l’apparenza della sostanza!

E allora dico: Caltanissetta ha bisogno di un sindaco che sappia fare il Sindaco e si scelga gli assessori che lo affianchino in forza di un valore aggiunto e non per la capacità di avvallarne supinamente tutte le decisioni; Caltanissetta e il suo Comune (inteso come Ente territoriale) ha bisogno di dirigenti che valgano per quanto sono pagati (di giorno in giorno vengono fuori tante inadempienze dettate da incapacità progettuale di cogliere al volo anche le piccole opportunità che per la nostra povera comunità significherebbero importanti risorse); Caltanissetta ha bisogno di un Consiglio Comunale che, trainato da un Presidente che dovrebbe essere battagliero e autorevole, sappia far valere le istanze dei cittadini che hanno eletto i propri rappresentanti non per portare avanti iniziative di facciata, o misere lotte intestine di un potere sempre più risibile, ma per trainare, pungolare, stimolare, tenere sotto pressione chi ha ottenuto il mandato elettorale per governare e contestualmente coloro che, per nomina o concorso, hanno acquisito il privilegio di amministrare le risorse pubbliche di una comunità.

Insomma il pannello cadente del controsoffitto del PalaCannizzaro diventa l’emblema delle rovine che ci circondano, perché resto sempre della convinzione che Caltanissetta, per superare la recessione sociale, economica e culturale in cui è affogata, non ha bisogno della facciata di partiti tradizionali più o meno stellati o di movimenti politici pseudo-civici ma degli “uomini giusti nel posto giusto” e, attualmente, a mio modesto avviso, in questo puzzle costituito dalla misera cronaca di tutti i giorni con queste risorse umane che “occupano” la stanza dei bottoni non vi è alcuna possibilità di mettere ogni tessera al suo posto anche solo per tentare di ridare una immagine decorosa a una comunità oramai senza guida e identità.

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