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Lavoratori ex Rmi di Caltanissetta ed Enna: mercoledì 18 novembre assemblea al centro “Abbate”

Redazione

Lavoratori ex Rmi di Caltanissetta ed Enna: mercoledì 18 novembre assemblea al centro “Abbate”

Mer, 11/11/2015 - 18:49

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CALTANISSETTA – Mercoledì 18 Novembre alle ore 15,30 presso il Centro Abbate si terrà un’assemblea dei Lavoratori ex Rmi di Caltanissetta e Enna, per discutere   della drammatica situazione in cui versa la categoria.

All’Assemblea sono stati invitati tutti i Sindaci della Provincia di Caltanissetta e Enna, dei Comuni interessati della Vertenza e L’assessore Alla Famiglia e al Lavoro Gianluca Miccichè.

I punti all’ordine del giorno sono molto numerosi, la situazione degli ex Rmi che, con il blocco dei trasferimenti della Regione a loro destinati, rischiano di rimanere a casa, dopo circa 14 anni di attività prestata nella pubblica amministrazione, in una situazione di perenne incertezza e precarietà.

Carmelo Oliveri portavoce dei lavoratori  vuole sottolineare  l’importanza che gli ex Rmi rivestono all’interno degli enti locali, dove, spesso, questi lavoratori svolgono mansioni essenziali che, difficilmente, i Comuni riuscirebbero a garantire senza il loro apporto, dove si chiede  a gran voce di definire in maniera certa il futuro di queste persone, aiutando economicamente chi decide di uscire da questa situazione, magari per intraprendere attività in proprio, e destinando risorse adeguate per la continuità dei pagamenti delle spettanze.

Non è più sostenibile che i lavoratori   non avendo la possibilità di anticipare somme attendono sempre tutto l’iter burocratico per la firma della delibera di pagamento da parte dell’assessorato regionale alla Famiglia, le   vicende di questi lavoratori “anomali” i quali da circa 15 anni prestano la loro opera per i Comuni del comprensorio, percependo solo un sussidio per il quale non sono versati contributi agli istituti di previdenza. Gli ex Rmi devono sempre attendere il pagamento di diverse mensilità e mai un pagamento mensile e durante il quale oltre a non percepire un euro sono costretti a sborsare del denaro per recarsi sul posto di lavoro.

Inoltre da qualche mese sono in arretrato con il pagamento di bollette ed affitti, una situazione diventata insostenibile.

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