ENNA – La Commissione di garanzia del Pd, su proposta del segretario Matteo Renzi, ha commissariato il Pd di Enna per violazione dello statuto in relazione al regolamento congressuale provinciale adottato, le iscrizioni e le candidature. La notizia che gia’ circolava dalla serata di ieri, e’ diventata ufficiale nel primo pomeriggio di oggi. Il commissario e’ Ernesto Carbone, attuale commissario del Pd di Messina. A Enna e’ stata convocata d’urgenza una riunione nella sede provinciale del partito, subito dopo la notifica del commissariamento, alla presenza dei due candidati alla segreteria provinciale Fabio Venezia, sindaco di Troina gruppo “Rifare l’Italia” vicino a Matteo Orfini ed al segretario regionale Fausto Raciti, e Pino Amore, che esprime l’area del segretario uscente Mirello Crisafulli. La nomina del commissario blocca il congresso gia’ aperto e che si sarebbe concluso domenica con la proclamazione del nuovo segretario, che secondo i pronostici della vigilia sarebbe stato il sindaco di Troina che in 8 circoli dove gia’ si e’ votato, ha ottenuto il 67,14% a fronte del 32,82% di Amore. Il segretario dimissionario Mirello Crisafulli, ribadisce che, a suo avviso, “la nomina di un commissario a congresso aperto e’ una anomalia, tanto piu’ che mi sono dimesso dalla carica gia’ un mese fa”. L’uomo forte del Pd ennese parla di “partito allo sbando e indebolito”. Di certo l’accelerazione impressa da Roma e da Renzi, sembra incrinare gli equilibri del partito siciliano e della segreteria regionale che sembrano subire questo scenario. “La nomina del commissario a Enna e’ legata a una strategia di rinnovamento del partito nell’Isola?”, ironizza Crisafulli, “quanto onore per Enna e gli ennesi. Se il Pd ennese coincide con il partito dell’Isola, siamo veramente importanti”.