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Milano, nissena all’Expo: “Ultima Cena, sola e abbandonata. Deprimente, l’unica hostess sempre al telefono”

Redazione

Milano, nissena all’Expo: “Ultima Cena, sola e abbandonata. Deprimente, l’unica hostess sempre al telefono”

Mer, 28/10/2015 - 09:48

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CALTANISSETTA – Federica Giorgio, una nissena, è stata in visita all’Expo. La sua esperienza con riferimento all’esposizione dell’Ultima Cena è stata deprimente: un contesto di nulla e approssimazione. Ha scritto un post su facebook che in pochissimo tempo è diventato virale, collezionando una miriade di mi piace; in particola modo di altri nisseni in visita a Milano che a proposito del gruppo sacro, hanno notato le medesime, basilari mancanze organizzative. Di seguito il contenuto integrale del post.

fotoNon ho mai usato facebook per  fare polemica, lamentarmi o aggredire, però adesso non riesco proprio a stare zitta. A due giorni dalla mia visita dell’Expo, non riesco ancora a liberarmi dalla delusione e dal quel senso di amarezza che ho provato nel vedere l’area espositiva riservata alla Sicilia, ed alla nostra vara naturalmente. Dopo aver sdrammatizzato un pó con il mio selfie, quello che è rimasto è solo un grande senso di amarezza.Non c’era nulla che in qualche modo rendesse giustizia alla nostra terra, seppur disgraziata, stupenda, una terra ricca di storia, di intrecci di culture e tradizioni, una terra dove, spesso, i 4 elementi naturali si fondono per dar vita a dei giochi di colori, odori e sapori che in nessun altro posto sarà possibile ricreare. La sensazione che ho provato nell’area Sicilia è stata il NULLA. Si, proprio cosi, un vuoto sia visivo sia olfattivo che emotivo, non una musica caratteristica, niente odori, (tranne nel piccolo angolo riservato alle ceramiche, in cui c’era un diffusore di profumo di agrumi), sarebbero bastate delle belle foto , quelle che c’erano non mi piacevano e non bastavan, per la maggior parte rappresentavano una Sicilia antica in bianco e nero, che mostrassero le bellezze che abbiamo, nessuno spettacolo, soltanto un market dove poter degustare qualche cannolo, olio d’oliva etc… Ma la delusione è aumentata nel vedere la Vara. Sappiamo bene che il carattere distintivo del Nisseno, non è certamente il senso di attaccamento alla cittá, ma La vara rappresenta una tradizione, forse l’unica a cui il nisseno si sente legato, di cui il nisseno va fiero e per cui è disposto a fare anche un pò di strada a piedi. Ebbene si, arrivo con grande emozione davanti alla vara esposta, e quello che vedo, è di nuovo il vuoto, il nulla. La ragazza addetta se ne sta comodamente a parlare al telefono (l’ho anche fotogratafa) per più di mezz’ora, qualcuno passa, incuriosito, ma se ne va non capendo cosa siano quelle statue esposte. Era troppo difficile esporre una galleria fotografica di Caltanissetta e la S.S. ?

Era troppo difficile mettere un piccolo schermo che mostrasse la nostra “Settimana Santa”, quanto meno per contestualizzare quelle statue esposte, creando anche un po di suggestione con le musiche, i colori e la folla tipica della nostra tradizione? Evidentemente si, era un’impresa troppo ardua per noi nisseni. Forse allora in quel modo avremmo attratto i visitatori e suscitato curiosità nei confronti del nostro Capoluogo delle sue tradizioni. Visto che sono stati spesi dei soldi per portare la vara fino a Milano, si potevano in qualche modo recuperare ,curando degli aspetti e facendo una campagna di marketing studiata, ben confezionata. Eh si perchè ormai lo sappiamo bene che il packaging è più importante della sostanza, che è più importante “come fai una cosa”, più del “che cosa fai”. Ma noi siciliani si sa, facciamo sempre le cose raffazzonate e superficiali. Con il tempo sto imparando che tra il non fare una cosa e farla male è di gran lunga meglio non farla. Dunque, mi sono ritrovata li ad osservare per più di mezz’ora il flusso di turisti, il Lavoro dell’addetta che ripeto come sua prima attività parlava al telefono, e a dover anche spiegare cosa rappresentasse quella “cosa” messa li. Ho anche chiesto in giro che cosa si pensasse dell’area Sicilia, e la risposta nel complesso è stata: “esposizione deludente, vuota, non rende giustizia alla Sicilia”. Il mio voto? Meglio non dirlo. Peró siamo tutti contenti di avere la bella statuetta all’Expo. Per poter crescere dovremmo riuscire ad essere piu autocritici e smettere di dire che siamo belli, siamo bravi etc, cosi non andremo da nessuna parte, come del resto abbiamo fatto fino ad ora. Ah per finire un aspetto positivo voglio trovarlo, per fortuna nella nostra area riservata non c’erano code, non c’era proprio nessuno, in effetti cosa c’era da vedere? Nulla. E quel poco che c’era non è stato valorizzato, devo dire che dopo aver fatto anche 4 ore di coda per ogni padiglione visitato, arrivare in Sicilia e trovare un pó di respiro è stato defaticante.
Per il resto, esperienza Expo: stupenda!!!
Scusate lo sfogo e buongiorno!!!

Federica Giorgio

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