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PD a Gela: la verifica per rinascere dopo la sconfitta elettorale

Redazione

PD a Gela: la verifica per rinascere dopo la sconfitta elettorale

Gio, 25/06/2015 - 00:57

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Giuseppe Gallè, Segretario Provinciale PD

Giuseppe Gallè, Segretario Provinciale PD

GELA – Il segretario provinciale del Pd, Giuseppe Gallè ha riunito il direttivo per una verifica sul risultato elettorale deludente che ha strappato la roccaforte Gela regalandola al Movimento 5 stelle, in un momento in cui l’antipolitica ha colpito negativamente Fasulo. I dirigenti provinciali del Partito democratico si sono riuniti a Mazzarino per l’analisi del voto che deve rappresentare un punto di partenza per una nuova rinascita. “Non possiamo imputare responsabilità ad Angelo Fasulo – ha detto Gallè – lui rappresenta il capro espiatorio di una crisi che ha consegnato la città a M5S. A noi resta la maggioranza in Consiglio comunale”. E il pensiero è rivolto sempre alle poltrone simbolo del potere che, per cambiare registro e dare una svolta di freschezza, potrebbero essere assegnate ad una donna. Per la nomina del segretario cittadino si pensa ai giovani ma anche ad una figura femminile ed il nome che circola è quello dell’avv. Claudia Caizza. Stesso orientamento per il presidente del consiglio comunale: il nome potrebbe essere quello di Alessandra Ascia che ha dalla sua parte anche il numero dei voti. “La riflessione in Consiglio deve essere condivisa – conclude Gallè – i nostri consiglieri devono rappresentare in toto il partito, per questo diamo loro fiducia nell’adottare le scelte giuste”. All’incontro di Mazzarino c’era anche Giuseppe Arancio e il sindaco uscente Fasulo che scarica da se molte responsabilità addossandole agli altri rappresentanti politici: “La colpa dell’insuccesso non è mia – ha detto Fasulo – ogni problema in questi 5 anni è stato addebitato a me trasformando anche le iniziative positive in negative . A questo si aggiunga il tradimento dei consiglieri che hanno abbandonato la barca in fase di ballottaggio: il risultato è sotto gli occhi di tutti, nonostante io abbia sanato il debito trovato in eredità, portato la differenziata a buoni livelli”. “Il risultato elettorale ha rappresentato per tutti noi una pesante e dura battuta d’arresto – dice il consigliere comunale Romina Morselli – rispetto alla quale siamo stati oggi chiamati per fare una riflessione approfondita, non solo sulle ragioni del deludente risultato elettorale, ma anche sui motivi del perché non abbiamo percepito con chiarezza il disagio dei nostri concittadini.

Credo che commetteremmo un grave errore se passassimo le prossime settimane a protrarre un dibattito sulle responsabilità di questa battuta d’arresto. Quando si perde è piuttosto evidente che ci sono responsabilità diffuse che riguardano un po’ tutti noi. Occorre oggi trasformare questo passo falso in opportunità, per liberare le grandi energie che ci sono in questo partito. Abbiamo più che mai tutti un dovere preciso: occorre uscire da questo direttivo inviando alla nostra città un messaggio chiaro: aver compreso il segnale delle recenti elezioni amministrative. Non possiamo trascurare più la volontà degli elettori, che chiedono una nuova visione della gestione della cosa pubblica.

Siamo consapevoli che alcuni dei consiglieri comunali eletti del PD provengono da esperienze diverse, ma ciò nondimeno siamo consci che tutto questo può e deve rappresentare una ricchezza ed un punto di forza. I cittadini gelesi si aspettano non solo che cambi la politica, ma che cambi anche una parte significativa della classe dirigente di questa città. Il Partito Democratico deve raccogliere questa sfida, deve fare ciò per cui è nato, cioè, rappresentare coraggio ed innovazione, diventare il garante che il cambiamento non guardi indietro ma punti con decisione verso il futuro”.

“E’ chiaro che quando si perde ci sono ‘maldipancia’ diffusi – dice Cirignotta – Tuttavia, auspico che dal direttivo cittadino di lunedì prossimo esca una posizione di unità e di coesione degli eletti e non, sull’azione politica che il partito democratico, partito guida del centrosinistra, dovrà portare avanti nei prossimi mesi sia all’interno che all’esterno del consiglio comunale. Solo se il PD tornerà in campo tra la sua gente con la forza delle proprie idee e del proprio ruolo, potrà tornare, insieme agli alleati, ad essere protagonista della vita politica della nostra città”.

L.B.

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