Salute

Serradifalco, progetto Sprar per rifugiati: la vicenda riepilogata da Pasquale Bellanca

Redazione

Serradifalco, progetto Sprar per rifugiati: la vicenda riepilogata da Pasquale Bellanca

Sab, 14/02/2015 - 17:11

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SERRADIFALCO – Verso il 20 settembre 2014 veniamo a sapere per caso che in un’abitazione del centro storico del nostro paese, in Via Baldassare 2-4-6, adiacente alle nostre abitazioni, effettuano lavori di manutenzione per adeguare l’abitazione a struttura ricettiva di rifugiati richiedenti asilo. Spontaneamente ci costituiamo in un comitato di quartiere che nel giro di qualche giorno raccoglie un centinaio di firme per chiedere informazioni sul progetto SPRAR, in quanto l’Amministrazione comunale, sino a quel momento, aveva completamente taciuto, se non nascosto, a tutta la cittadinanza la delibera del 17/10/2013 di adesione al predetto progetto. Ci documentiamo sulla normativa tutta e scopriamo che Serradifalco ottiene un finanziamento di circa 1 milione di euro per un progetto di integrazione per 3 anni di 25 rifugiati richiedenti asilo; i quali potrebbero arrivare a anche 50, con un costo aggiuntivo pro-capite e pro-die di € 35 per i successivi 25. Il progetto è gestito da un’associazione di Favara, OMNIA Academy, che gestisce 12 progetti nelle province di Caltanissetta ed Agrigento ( e forse anche altri in altre zone). Il 30 settembre facciamo pubblicare un nostro articolo sui 2 quotidiani locali ritenendo che ci siano inadempienze ed inosservanze di norme e chiedendo il rispetto di tutte le norme in materia edilizia-urbanistica, igiene, sicurezza ed ordine pubblico. Il 7 ottobre, su nostro impulso, si svolge un’incontro dell’amministrazione comunale con i cittadini sulla questione SPRAR a Palazzo Mifsud, dove esterniamo tutte le nostre perplessità, ribadendo i concetti di pieno rispetto di tutte le norme per una giusta accoglienza ed integrazione. Con il sindaco si concorda un incontro ristretto con il comitato per verificare meglio la questione e il 24 ottobre, nell’incontro tenutosi al palazzo comunale, si pianificano impegni ben precisi: incontri con l’Omnia ente gestore- incontri con il Prefetto e le Forze dell’Ordine per l’ordine pubblico e la sicurezza- incontri con le varie associazioni ed operatori del cd. terzo settore (volontariato,caritas, parrocchie etc.) per contribuire all’integrazione degli extracomunitari- dislocazione in varie zone del paese al fine di evitare una sola concentrazione degli ospiti, eliminando il possibile fenomeno di ghettizzazione. Nel frattempo, a seguito di controlli degli ispettori dell’ASP di Caltanissetta, i lavori di adeguamento della struttura vengono sospesi e ripresi il 19 gennaio u.s., dopo 3 mesi di silenzio assoluto da parte del sindaco che, da noi cercato, non ha risposto alle nostre chiamate ne si è fatto promotore di qualsivoglia iniziativa a seguito degli impegni assunti il 24 ottobre e completamente disattesi. Siamo arrivati ad oggi. Grazie e cordiali saluti.

Per il comitato di quartiere Pasquale Bellanca

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