CALTANISSETTA – Diceva San Giovanni Paolo II: “La religiosità popolare è il frutto della presenza fondamentale della fede nella storia di un popolo”. Si tratta, in questo senso, di un “un aspetto dell’evangelizzazione che non può lasciare insensibili”, perché in esso si manifestano “espressioni particolari della ricerca di Dio e della fede che si trovano presso il popolo cristiano”.
Proprio su questo aspetto hanno riflettuto a lungo i 25 delegati delle attuali dieci categorie, presenti domenica 25 gennaio all’assemblea della associazione Real Maestranza città di caltanissetta che dopo la relazione dettagliata del Presidente Villanucci su quanto era successo in seno ai marmisti sulla designazione del capitano degenerata al punto da portare le due fazioni contrapposte in tribunale, rifiutandosi di comprendere fino in fondo il vero motivo del contendere “portare tra le braccia un Uomo di Pace come il Crocifisso “, nonostante il monito del nostro Vescovo che molto amareggiato per quanto successo ha cercato di riportarci sulla retta via.
Il corteo della Real Maestranza e’ principalmente una storica espressione della pietà popolare e religiosa e non la si può mascherare con una passerella sterile e senza identità.
Dopo la relazione del Presidente si è trattato l’esame per l’applicabilità dell’art. 9 dello statuto sociale che prevede l’esclusione se la categoria abbia commesso azione riconosciuta disonorevole, se in qualche modo arrechi danno all’associazione, ecc.
Dopo vari interventi dei delegati presenti compresa una memoria di Salvatore Fiocco depositata agli atti, mentre gli altri due delegati dei marmisti presenti Salvatore Falzone e Corbo, non sono intervenuti.