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Il sindacato Consap: “Si paventano nuovi tagli ai presidi di Polizia in Sicilia, circa 30 rischiano di chiudere”

Redazione

Il sindacato Consap: “Si paventano nuovi tagli ai presidi di Polizia in Sicilia, circa 30 rischiano di chiudere”

Sab, 08/11/2014 - 09:01

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Consap-poliziaPALERMO – La riunione che si è svolta ieri al Ministero, in merito alla “riorganizzazione delle specialità e dei servizi specializzati” sembra avere dato fumata nera. Nel senso che le intenzioni del Ministero potrebbero avere riscontri particolarmente negativi per la sicurezza in Italia, dato che si propone di chiudere centinaia di presidi di Polizia in tutta Italia, così come si era già paventato lo scorso inverno. La procedura vede adesso una fase di confronto tra Ministero e sindacati, ma gli accorpamenti potrebbero essere operativi già entro fine marzo.

Siamo assolutamente contrari alla chiusura dei presidi di Polizia in Sicilia- dichiara Igor Gelarda  segretario Regionale del Sindacato Consap Sicilia- la Sicilia ne farà le spese, come al solito, peggio delle altre regioni. In una regione come la nostra, dove la densità criminale occulta e non, organizzata o meno è assai alta, togliere Polizia dal territorio non può essere una scelta vincente. Secondo quanto proposto durante la riunione di ieri, in Sicilia rischierebbero di chiudere quasi trenta presidi di Polizia e si indicano anche quali potrebbero essere! Con quale criterio si chiudono i posti della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Agrigento, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani che indagano su reati come le truffe, la pedopornografia e il cyber-bullismo? Sono stati già depotenziati in passato ma ora vanno rinforzati e non tagliati! Questi reati sono in continua crescita a livello statistico. Perché chiudere le squadre nautiche di Trapani e Messina, che oltre a controllare centinaia di chilometri di costa effettuano un servizio di collegamento per la sicurezza dei croceristi, in zone con notevole afflusso di villeggianti e strategiche poiché vicino le Eolie e le Egadi? Oppure l’abolizione della Squadra nautica di Augusta, che sorveglia la zona costiera del polo petrolchimico siracusano? Si chiama investire nella Sicurezza la soppressione dei distaccamenti della Polizia Stradale di Cefalù (accorpato a Buonfornello), che soprattutto in periodo estivo gioca un ruolo primario nella gestione e nel controllo del traffico, oppure del distaccamento della stradale di Vittoria, che si trova a metà strada tra Gela e Ragusa e controlla uno snodo importante come la ss 115 o il distaccamento di Nicosia o quello di Marsala? Il depotenziamento della Polizia ferroviaria di Catania, città con 300 mila abitanti, la chiusura dei posti di Polizia ferroviaria di Caltanissetta e Caltagirone, che di abitanti ne hanno rispettivamente 60 mila e  40 mila, e quello di Barcellona Pozzo di Gotto e S. Agata di Militello che si trovano sull’asse Messina-Palermo, renderà i nostri treni e le nostre stazioni più sicure oppure incoraggerà i malintenzionati a colpire i viaggiatori? La chiusura del reparto a cavallo di Palermo, che è ospitato gratuitamente in una sede del Comune, e che controlla il più grande parco urbano d’Italia (la Favorita) porterà tutti questi grandi risparmi? Questi tagli non hanno un senso, il risparmio sarà minimo, ma i risultati per la nostra regione saranno funesti in termini di sicurezza.

La sicurezza non è un costo- prosegue Igor Gelarda- ma un investimento e il vero risparmio si fa non diminuendo gli uomini, tagliando presidi e depotenziando la Polizia, ma con l’accorpamento e il coordinamento delle ben 11 forze dell’Ordine esistenti in tutta Italia. Solo così, con un programma di ristrutturazione serio e organico si potranno risparmiare milioni di euro e migliorare la sicurezza in Sicilia ed in Italia!

 Igor Gelarda Segretario Regionale Consap Sicilia

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