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Formazione, Cisl: “Settore allo sbando ora governo rimedi”. Appello a tutti i lavoratori e a tutte le sigle a scendere in piazza giovedì 6 novembre

Redazione

Formazione, Cisl: “Settore allo sbando ora governo rimedi”. Appello a tutti i lavoratori e a tutte le sigle a scendere in piazza giovedì 6 novembre

Mar, 04/11/2014 - 18:35

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Giovanni Migliore

Giovanni Migliore

CALTANISSETTATorneranno a scioperare e a manifestare i lavoratori della Formazione professionale, “contro il disastro ed il massacro sociale causati dal governo, per chiedere soluzioni sugli ammortizzatori, gli stipendi, il lavoro che non c’è e il  riordino delle filiere”. A lanciare l’appello, a scendere in piazza Indipendenza davanti la presidenza della Regione giovedì 6 novembre dalle ore 10  rivolto a tutti gli operatori della Formazione e a tutte le sigle sindacali, è Giovanni Migliore Responsabile Formazione Cisl Scuola. “Finalmente il presidente ha affidato le deleghe ai nuovi assessori, ed ora bisogna fare presto, anzi prestissimo, per recuperare il tempo perduto e avviare tutti gli atti straordinari ed urgenti da noi più volte chiesti per superare il momento drammatico degli operatori del settore”. Al dramma dei lavoratori che continuano a non percepire stipendi da 10, 12 mesi fino anche a 26, 30 mesi, “si aggiunge la tegola del mancato riconoscimento degli ammortizzatori in deroga per il settore, il presidente Crocetta non può accettare questa interpretazione restrittiva del ministero  che comporterebbe l’ennesima beffa, mettendo a serio rischio la cassa integrazione e le mobilità in deroga, nonché la possibile concessione degli incentivi all’esodo per i prepensionamenti”. Intanto lamenta il sindacato, “le attività sono tutte bloccate, i lavoratori non percepiscono le retribuzioni da decine di mesi e, i pochi che ancora lavorano, ora vedono ridursi lo stipendio. Non si strutturano ancora i servizi per il lavoro, indispensabili per il settore e per il rilancio dell’occupazione in Sicilia, e  non si mettono a regime i corsi dell’obbligo rivolti ai minori in dispersione con responsabilità anche penali da parte della Regione”. Migliore conclude “basta con finzioni, annunci e bugie, vogliamo certezze per garantire i siciliani e dare risposte ai lavoratori del settore”.

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