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Le riflessioni di Richelieu: “coniglio mannaro”

Redazione

Le riflessioni di Richelieu: “coniglio mannaro”

Ven, 13/06/2014 - 10:23

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imageE finalmente sembra che vengano fuori, i giovani leoni del Nuovo Centro Destra, quelli di Alfano-Pagano per intenderci, dopo la mazzata delle elezioni amministrative che hanno visto perdute, perla loro parte, le due postazioni più importanti in cui avevano governato: Caltanissetta e San Cataldo.

Percentuali bulgare a favore dei due sindaci-vincitori: oltre il 60% per entrambi. Centro-destra spappolato, escluso persino dai ballottaggi, senza candidati DOC, titolari di un cursus honorumpolitico. “Società civile” inseguita per andare a perdere le elezioni senza perdere troppo la faccia.

E ora i ragazzi si sono alzati dalla riva del fiume, sulla quale stavano seduti da un po’, in attesa di vedere passare, come dice il proverbio cinese, il cadavere del nemico, e chiedono la resa dei conti, la fine (leggiamo nelle dichiarazioni alla stampa dell’avv. Gianluca Nicosia) della gestione “padronale” del partito.

Il sorriso timido con cui si erano affacciati alla politica qualche anno fa rivela oggi canini affilati, e idee chiare sulle responsabilità della disfatta: dopo il ventennio pagano si vuole tornare al cristianesimo, anzi, al democristianesimo, (quella, del resto, è la genealogia), invocando una politica più “popolare” e maggiore umiltà nell’approccio con la società.

La trasformazione è stata lenta ma costante: capogruppo del PdL(quando c’era Berlusconi) in Consiglio Comunale, l’avv. Nicosia aveva già digerito con dosi massicce di Malox la scelta diCampisi, outsider un po’ grezzo ma devoto del Capo, e l’aveva ammortizzata in parte con le nomine dei “suoi” in due assessorati della Giunta comunale precedente. Ma l’avv. Tipo è durato poco in quella postazione; quanto a Salvatore Calafato, la durata dell’intera legislatura è stata compensata dal doppio salto mortale dell’ultimo mese: dimissioni e candidatura nel fronte opposto, primo degli eletti dell’UDC a sostegno di Ruvolo (forse).

Scelte sicuramente non solitarie, ma coerenti con la “ditta” dei Giovani Leoni in panchina.

Anche Gianluca (Nicosia) aveva preso le distanze in tempo: dimessosi da capogruppo quasi in sordina, senza polemiche eclatanti, aveva preferito lasciare il posto (inutile) all’attivismo acefalo del giovane Aiello, tenace presentatore di interrogazioni dalla sintassi talvolta incerta.  Anche quest’ultimo capogruppo fino a un certo punto: poi non si era capito più, e alla fine il nuovocapogruppo, altro giovanotto di belle speranze, aveva voluto esagerare, facendo il capogruppo di NCD e aderendo contemporaneamente a Forza Italia (o viceversa?).

Oggi al fondatore del Nuovo Centro Destra, il mitico Angelino (Alfano) il giovane Nicosia si può presentare con un profilo adatto a una designazione parlamentare (in lista bloccata, naturalmente): toni suadenti, eloquio corretto e senza spigoli, intelligenza lucida e collegamenti “plurali”, dentro e fuori il centro-destra ufficiale.Garbatamente spietato. Senza violenza,  pronto a recitare il ruolo di Bruto nel cesaricidio pagano ormai arrivato a naturale soluzione.

O più semplicemente, come dicevano di Forlani, mancato Presidente della prima Repubblica: coniglio mannaro.

Richelieu   Richelieu

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