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Sicilia: slitta manovra da 300 milioni, governo Crocetta vola a Roma

Redazione

Sicilia: slitta manovra da 300 milioni, governo Crocetta vola a Roma

Lun, 28/04/2014 - 18:06

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imagesPALERMO – Missione a Roma martedì 29 aprile per il governo siciliano. Si tratta di fare chiarezza sui tagli e sulle risorse in campo prima di entrare nel merito della ‘manovra bis’ da 300 milioni di euro, conseguenza della pesante impugnativa del commissario dello Stato che ha falcidiato mesi fa la finanziaria, e alla quale sono condizionati gli stipendi di 30.000 dipendenti di enti e consorzi collegati alla Regione. Cosi’ oggi in commissione Bilancio non si e’ entrati nel merito delle variazioni di bilancio, rinviando il tutto a dopo l’incontro di domani tra i tecnici del ministero dell’Economia e l’assessore competente Roberto Agnello. – In ballo ci sono innanzitutto i 90 milioni che sono il conto presentato alla Sicilia da Palazzo Chigi in relazione al dl nazionale di contenimento della spesa. Ma il dialogo sara’ incentrato anche sui fondi per lo sviluppo e la coesione: “320 milioni di euro sottoposti a vincoli tecnici e che dovranno essere liberati”, spiega il presidente della commissione Bilancio dell’Ars Nino Dina, che ancora all’AGI aggiunge: “Abbiamo preso atto della richiesta del governo di spostare la discussione e la presentazione degli emendamenti a mercoledi’, dopo il confronto romano”. Cosi’, secondo il percorso previsto, entro domani alle 20 il governo presentera’ in commissione l’emendamento di riscrittura della manovra; i membri dell’organismo potranno presentare i submendamenti entro le ore 16 di mercoledi’ quando e’ fissata anche la convocazione della commissione. “Ma la sfida difficile – prosegue Dina, tra i ‘malpancisti’ dell’Udc – sara’ ridimensionare spese consolidate per complessivi 500 milioni al fine di arrivare alla quota di 300 milioni”. Il presidente della Regione Rosario Crocetta oggi ha lanciato un appello a tutte le forze politiche per una rapida approvazione della manovra. “C’e’ il massimo di responsabilita’ – conclude Dina – ma saranno normali dei distinguo e laddove si presenteranno scelte discrezionali peseranno le fibrillazioni nella maggioranza, presenti nel Pd come nell’Udc, e non solo”.

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