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Poligono militare a Sommatino, il sindaco Sanfilippo: “l’Amministrazione Comunale non farà mai nulla contro il volere della Città”

Redazione

Poligono militare a Sommatino, il sindaco Sanfilippo: “l’Amministrazione Comunale non farà mai nulla contro il volere della Città”

Gio, 10/04/2014 - 14:13

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Crispino SanfilippoSOMMATINO – Dopo un lungo silenzio voglio esternare quale è la posizione dell’Amministrazione Comunale rispetto al dibattito, molto acceso, che in questo momento hanno aperto  alcune forze politiche (PD-PSI- Forza Italia) rispetto alle problematiche legate all’istituendo poligono addestrativo sul nostro territorio richiesto dalle Forze Armate Italiane.

Lo faccio solo adesso perché volevo evitare che si innescasse un meccanismo perverso rispetto a posizioni che ritengo siano strumentali e non di sostanza perché la vicenda risale dal luglio 2013 e solo adesso viene inspiegabilmente a galla e sopratutto per amore della verità che spesso non è stata evidenziata cosi come si sarebbe dovuta manifestare.

Voglio precisare che questa Amministrazione Comunale non è intestardita ad effettuare il poligono addestrativo ma ha voluto cogliere una opportunità in termini di sicurezza, protezione e vigilanza anche sul territorio.

Tutto avrei pensato tranne che qualcuno voglia additare questa Amministrazione di essere insensibile e affidarli una colpa di un eventuale danno che il territorio e Sommatinesi potrebbero procurarsi con le esercitazioni militari.

Tutto risale a Luglio del 2013 su una richiesta da parte dell’Esercito Italiano che ha individuato il nostro territorio come possibile base di addestramento militare.

Dopo una serie di lettere epistolari la Giunta Municipale in data 10 ottobre 2013 individua quattro aree di intervento e vale a dire Diga Gibbesi – Miniera Trabia, ove sarebbero dovuto effettuarsiattività in bianco e le aree di Capreria e Rocca Messana dove erano previste le attività a fuoco.

Resta inteso che le procedure autorizzative sono estese anche a Soprintendenza dei Beni Culturali e altre autorità competenenti.

Questa Amministrazione pur tuttavia ha chiesto all’esercito Italiano che tipo di armi e munizioni si sarebbero usate per capire meglio se potessero sorgere problemi in ordine a sicurezza e serenità non soltanto alle persone ma anche al territorio che si sarebbero occupate (zone quasi incoltibsbili e in degrado colturale).

L’Esercito in sede di Conferenza di servizi prima e in sede di CO.MI.PA dopo rassicurano che non saranno utilizzati armi speciali e/o pericolosi.

Giammai ci saremmo piegati a simili pericoli di sorta, anzi avremmo fatto in modo di evitare che tutto questo potesse accadere.

In data 14 novembre 2013 i consiglieri Burgio, La Quatra e Vella presentano una interrogazione in Consiglio Comunale nel quale chiedono spiegazioni in ordine alle problematiche legate all’atto di indirizzo che la Giunta ha dato in merito al politigono addestrativo.

La interrogazione viene girata all’Esercito Italiano che con nota del 20 gennaio 2014 risponde testualmente “ Le lezioni a fuoco saranno condotte con armamento individuale e di reparto fino alla mitragliatrice MG 42/59. Il munizionamento impiegato è del tipo a corta gittata denominato “KG”, con ogiva in plastica. Non si prevede di effettuare lezioni della bomba a mano”.

Quindi si esclude la presenza di carri armati, bombe o altri ordigni che producono uranio impoverito e polvere da sparo nocivo.

Da allora il silenzio assoluto e soltanto il 27 febbraio 2014 le forze politiche PD-PSI-Forza Italia chiedono un incontro con l’Ammininistrazione Comunale e predispongono 14 domande alle quale rispondo ad alcune e in altre mi riservo di rispondere considerato che erano di natura tecnica e mi  riservavo di rispondere.

Alla fine del questionario mi si chiedeva se ero disponibile ad un incontro pubblico con la città per affrontare meglio al questione ed io dichiaravo la disponibile e chiedevo anche la presenza dell’Esercito Italiano per meglio chiarire gli aspetti tecnici dell’operazione.

Ci lasciamo quindi che avremmo concordato la data per fare la conferenza cittadina, invece solo dopo due giorni della firma del verbale PD e Forza Italia iniziano una raccolta firma del contenuto sconosciuto rinnegando di fatto l’accordo che non avremmo svolto alcuna attività se non dopo l’esito dell’incontro con la città e le associazioni.

Ritengo strumentale questa iniziativa politica poiché la città si è sentita presa da una azione che non era per nulla popolare tant’è che il PSI non ha voluto partecipare alla raccolta firma rimandando tutto all’Assemblea cittadina dimostrando coerenza con le cose che ci siamo detti.

Questo è il fatto: la sostanza è che l’Amministrazione Comunale non farà mai nulla contro il volere della città e se Sommatino dirà “si” alla istituzione del polo addestrativo significa che continueremo l’iter, se dirà “no” saremo i primi a fare marcia indietro a dimostrazione che non c’è accanimento affinchè questo poligono si faccia a tutti i costi.

Confermo che non esiste alcun accordo sottoscritto tra questa Amministrazione Comunale e l’esercito Italiano e che nessuna attività amministrativa è stata sostenuta se non quella di avere individuato le aree addestrative.

Sono pronto a scendere in piazza a dimostrazione che la nostra attività amministrativa e trasparente e va in favore degli interessi della città e non contro, quindi le strumentalizzazioni lasciano il tempo che trovano e mi auguro che nel prosieguo si possa continuare con un confronto leale e costruttivo.

Spero che si faccia chiarezza subito è per concludere è bene sapere che questa Amministrazione Comunale liberamente eletta dalla città a cui ha delegato le funzioni amministrative, non tradirà mai le aspettative del territorio ma al contrario sarà in sua difesa e in difesa di quanto possa essere utile a tutti.

Crispino Sanfilippo

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