MARIANOPOLI – Prima di dare una doverosa e meritata risposta alle invettive lanciatemi dall’Amministrazione Comunale e dai capigruppo consiliari (Vullo M. A. – Noto S. -Schifano C.), mi corre l’obbligo di ringraziare il circolo del Partito Democratico di Marianopoli per la solidarietà espressami per gli attacchi virulenti, villani, di poco gusto e fuori dalla dialettica politica di cui sono stata bersaglio con il comunicato edito dall’Amministrazione Comunale e dai colleghi capigruppo. Comunicato diffuso a cura del Comune nello scorso 22 aprile e su cui è riportato il sigillo del Comune ed una non intelligibile firma, possibilmente, di qualche fidato burocrate.
Signori: Sindaco, Vice Sindaco, Giunta Municipale e fidato Burocrate. Vorrei sapere a chi è attribuibile il comunicato, come quello in argomento, quando in calce ad un foglio di carta intestata del Comune, si scrive “L’Amministrazione Comunale”? Ciò significa che lo scritto che esso contiene è da attribuire al Sindaco, al Vice Sindaco, alla Giunta Municipale o a qualche fidato burocrate? Tale precisazione mi è necessaria per capire quale organo del comune, oltre ai capigruppo consiliari, possa aver utilizzato il logo del Comune, per fare polemica politica di basso livello, con toni oltraggiosi e diffamatori.
Sarebbe il momento che lei Sig. Sindaco, Vice Sindaco, Giunta Municipale e fidato Burocrate prendiate coscienza che l’attività politica (più o meno rozzamente fatta) è cosa ben diversa dall’attività amministrativa. Pertanto appare di elementare evidenza quanto non sia possibile utilizzare i mezzi e le risorse della pubblica amministrazione dal momento che così facendo, oltre ad integrare eventuali illeciti anche di natura erariale, pone l’immagine del Comune nel più basso degrado.
Vorrei sapere da voi che vi siete dimostrati veri professionisti della diserzione per l’assenza dal Consiglio Comunale per ben tre volte consecutive (e questo lo sanno tutti e non potete imbrogliare nessuno) con le scuse più assurde e da teatro del grottesco, come fa un consigliere a fuggire se rimane, per come dite voi stessi, 40 minuti a tediare l’uditorio?
Vorrei sapere da voi che vi sentite “portatori sani” della saggezza popolare se con il detto da voi richiamato “meglio stare zitti e sembrare inadeguati che aprire bocca e darne la conferma”, avete inteso offendere la sottoscritta o al contrario giustificare gli altri consiglieri (capigruppo in testa ad eccezione del Sindaco ombra) che di solito in consiglio non aprono bocca nemmeno per rispondere all’appello nominale preferendo farlo solo con un cenno del capo? O peggio ancora giustificare qualche assessore che passa tutto il tempo del Consiglio, ineducatamente, a “messaggiare” con il telefonino o a sorridere e masticare chewing gum ? Altro che spessore politico-culturale mancante alla sottoscritta.
E pur non di meno, io non oso dire offensivamente, come fate voi, che questi sono delle sagome o delle statuine di legno snodabile !!!
Quelli che voi chiamate miei superiori sappiate che sono quelli che, ad una come me consigliere comunale alle prime armi, hanno dedicato con passione e spirito di servizio tanto del loro tempo per aiutarmi a crescere ed a poter svolgere nel migliore dei modi il mandato che gli elettori mi hanno affidato.
Il risultato a quanto pare c’è, visto che anche la mia “fuga”, riesce comunque a farvi agitare così per come vi siete agitati.
A parte tutto a questi ipotetici “miei superiori” va la mia riconoscenza per avermi insegnato tanto in campo amministrativo e politico nell’interesse della cittadinanza. La stessa cosa, ritengo, non potranno dire altri consiglieri di chi li ha e continua solo ad utilizzarli per i propri fini.
In merito alle proposte per le quali, restando in aula, sarei stata davanti un bivio, vi consiglio di leggere con attenzione le 14 cartelle con i 9 allegati che ho presentato, per rendervi conto che almeno io le idee ce li ho chiare e mi sarei trovata di fronte ad un preciso rettilineo che porta diritto solo verso gli interessi dei cittadini. Sarei curiosa di sapere cosa ne hanno capito, del mio intervento e delle proposte approvate dal Consiglio, il resto dei consiglieri e qualche assessore.
Per quanto riguarda la presenza nell’uditorio della “famiglia dell’ex Sindaco Vaccaro” non capisco quale attinenza abbia l’aberrante precisazione nel comunicato in questione con i fatti del consiglio. Per ciò mi auguro che non penserete, come siete soliti fare in quest’ultimi tempi, di inventarvi, per quello che non vi conviene, qualche regolamento ad “hoc” per proibire a quella o altre non gradite, alla nomenklatura, famiglie di presenziare, come tutti i normali liberi cittadini, alle sedute del Consiglio Comunale.
Infine vorrei sapere quante copie del suddetto comunicato sono state stampate e diffuse, atteso che in circolazione ne ho riscontrato di colore giallo, rosso, celeste, bianco e di vario formato (A3 e A4) e quanto è costata al Comune di Marianopoli questa operazione in termini di spese materiali e di personale per la stampa e la diffusione.
Nell’attesa di ricevere risposta a quanto richiesto , nelle forme e secondo le procedure previste dai regolamenti in materia, cioè scritta e verbale dal Sindaco nella prima seduta utile del Consiglio Comunale, valuterò se sia opportuno, relativamente al contenuto del richiamato comunicato stampa dello scorso 22 aprile, salvaguardare la mia immagine e dignità personale dinnanzi le Autorità competenti e di impugnare le delibere illegittimamente adottate, a parere della sottoscritta, per come esternato con l’intervento depositato in seduta.
Il Consigliere Comunale
Grazia Noto


