PALERMO – Mille dipendenti – circa uno ogni otto – della formazione professionale in Sicilia, irregolari e prossimi al licenziamento. Lo rende noto l’assessore regionale della Formazione Nelli Scilabra. E questo mentre oggi e’ scattato l’assedio alla Regione, con migliaia di addetti, da mesi senza stipendio, in piazza davanti al palazzo della Presidenza per lo sciopero generale. L’esponente della giunta Crocetta, pero’, va avanti per la sua strada. A seguito dell’esame delle circa novemila istanze pervenute, ha spiegato, si e’ proceduto alla formale istituzione dell’albo con decreto assessoriale ad ottobre del 2013 contente 8339 operatori: “A garanzia dei principi di trasparenza ho disposto l’espletamento dei controlli sui dati”. Per i controlli, l’amministrazione si e’ avvalsa di un sistema ad incrocio di dati forniti dall’Agenzia delle entrate, dall’Inps e dalle comunicazioni obbligatorie e datoriali. Sono stati inoltre esaminati tutti i certificati giudiziari, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti morali. “Dagli accertamenti effettuati, sono emerse presunte irregolarita’ – ha proseguito Scilabra – per circa 1.000 unita’ di personale, riguardanti la sussistenza dei requisiti, sia di ordine professionale, assunzioni a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2008, sia di ordine morale”. Nel dettaglio 311 sono state le istanze per le quali si e’ rinvenuto un contratto a tempo determinato, 391 sono state le assunzioni avvenute oltre il 31 dicembre 2008, 244 gli esclusi per mancanza di requisiti morali, 24 i soggetti dimissionari, 85 gli esclusi per incompletezza della domanda presentata. “L’istruzione delle pratiche concernenti l’esclusione dall’albo – ha spiegato l’assessore – sono ancora in itinere e sono portate avanti dall’amministrazione procedente, nel pieno rispetto del contraddittorio con le parti interessate. Per questo stiamo perdendo tempo perche’, al di la’ della nostra verifica, ci sembra corretto accertarci che, effettivamente, quei dati mancano”. Entro il mese di giugno, comunque, ha assicurato, verra’ definito l’albo e pubblicato sulla gazzetta ufficiale. E’ un fatto che chiunque gestira’ la formazione professionale avra’ l’obbligo di utilizzare, “per il presente e per il futuro”, esclusivamente il personale iscritto all’albo. Stretta anche sull’accreditamento degli enti di formazione. Gli enti accreditati in via provvisoria o definitiva erano 1928, per un totale di sedi operative accreditate pari a 2504. Con il nuovo sistema sono pervenute 701 istanze, di cui 770 per adeguamento vecchio accreditamento e 31 nuove pratiche. Di queste 701 385 sono state gia’ valutate: 26 con esito positivo, numero 359 con esito negativo e richiesta di integrazione. Le rimanenti 316 pratiche sono in fase di valutazione. Si e’ proceduto alla revoca dell’accreditamento a oltre 200 enti, “o perche’ di fatto non piu’ operanti o perche’ non davano garanzie in ordine all’affidabilita’ anche morale, taluni dei quali coinvolti anche in indagini giudiziarie. In tutti questi casi, in cui dagli atti processuali sono emerse a carico degli enti e dei loro rappresentanti o soci comportamenti che avrebbero potuto esporre l’amministrazione ad un significativo danno sia patrimoniale, sia morale, ci si e’ costituiti parte civile”. Tutti gli enti gestori di attivita’ formative per la partecipazione all’annualita’ 2013-2014 sono stati obbligati, pena il mancato finanziamento dei percorsi, a creare un conto corrente dedicato per le spese del personale, accompagnato dall’adozione di sistemi volti ad imporre agli stessi enti il pagamento mensile delle retribuzioni ai lavoratori ed a reclutare il personale da impiegare nelle attivita’ formative dall’albo degli operatori della formazione professionale. In corso delle ispezioni per verificare il rispetto degli obblighi.
Formazione, esercito operatori in Sicilia ai raggi X: scure su mille
Mer, 30/04/2014 - 12:44
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