CALTANISSETTA – I poliziotti della Sezione Volanti, nel corso di servizi di controllo del territorio, nella tarda mattinata di ieri sono intervenuti presso un supermercato in Via Due Fontane, a seguito di apposita richiesta di un poliziotto nisseno, libero dal servizio, che aveva bloccato una cittadina rumena per il taccheggio di alcuni oggetti di cosmetica.
In particolare, intorno alle ore 12.40 circa, l’agente su richiesta del direttore del supermercato, ha bloccato una donna rumena di 28 anni che aveva cercato di oltrepassare la barriera antitaccheggio senza aver regolarmente pagato alcuni deodoranti; nel frattempo era stata avvertita la Sala operativa: sul posto è immediatamente giunta una Volante. Il direttore del supermercato, considerata l’esiguità del valore della merce sottratta, ha manifestato l’intenzione di non formalizzare la denuncia nei confronti della donna, la quale nel frattempo si apprestava a pagare il corrispettivo di quanto prelevato fraudolentemente dagli scaffali.
Uscendo dal supermercato, la donna si è incontrata con una connazionale 31enne ed entrambe si sono dirette presso il parcheggio del supermercato nei pressi di una Opel Astra. I poliziotti, a causa del comportamento sospetto delle due donne, decidevano di procedere a perquisizione della autovettura e, nel bagagliaio della stessa rinvenivano diverse buste della spesa dello stesso supermercato contenenti 30 bottiglie di liquore di varie marche, 10 astucci di cosmetici vari, 3 confezioni di bicchieri di plastica, buste di patatine e biscotti. Rinvenivano, inoltre, una mazza da baseball in legno della lunghezza di 70 cm. A fronte di tutta la merce contenuta nelle buste non erano presenti gli scontrini di acquisto della stessa. La donna, proprietaria del mezzo, non ha saputo giustificare il possesso degli oggetti.
Il direttore del supermercato riconosceva la merce quale appartenente ad uno stock di prodotti sistemati nel corso della mattinata negli scaffali, quindi ancora priva della piastrina antitaccheggio, che era stata trafugati nel corso della mattinata, per un valore di circa 550,00 euro.
Condotte in questura entrambe le due donne venivano compiutamente identificate, entrambe risultavano risiedere a Canicattì ed erano immuni da precedenti penali. Le stesse venivano sottoposte a rilievi foto dattiloscopici presso il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica e denunciate in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale per i reati di ricettazione e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.

