SAN CATALDO – La vicenda legata alla nomina dei tre revisori dei conti del Comune di San Cataldo ha scatenato quello che da anni si perpetua sempre con maggiore accanimento, sempre con accesissimo interesse dei partiti e gruppi. Sempre meno rispettoso e’ l’atteggiamento tenuto nei confronti del ruolo che la legge affida al revisore e della persona che svolgerà quella delicatissima funzione. Invece di discutere sulle competenze ci si avvita sulle appartenenze. Un vizio vecchio e deprecabile che non può essere più tollerato. Credevamo che l’interesse prioritario, anche in previsione di un rinnovamento della politica e dell’amministrazione di questa città, fosse un nuovo modo di gestire la cosa pubblica, un modo nuovo scevro da interessi di parte, un modo nuovo che ci aiutasse a comprendere e a condividere pienamente scelte delicate e importanti per la Città e invece ci ritroviamo a discutere tra fazioni, tra schieramenti, tra compromessi, tra interessi di parte, mettendo da parte l’interesse comune.
Ci chiediamo quali dispute saranno inscenate quando affronteremo le elezioni amministrative. Se per un Sindaco revisore nessuno è stato disposto a cedere un millimetro dello spazio occupato, cosa sarà quando parleremo di programmi e soprattutto di Sindaci della città.
@gimus che compone il gruppo misto che rappresento in questa sede, prende le distanze con chiarezza e determinazione da queste posizioni. Da tempo ci impegniamo per la costruzione pacifica e disinteressata di un modello di gestione politica che mettesse in campo le migliori risorse e le destinasse al libero servizio per la città. Non a caso abbiamo incontrato alcuni rappresentanti di partito con cui abbiamo discusso e concordato sulle nostre proposte. Incontri che continueremo a tenere perché anche i comportamenti di questi giorni cambino e migliorino nella prospettiva di un rilancio unico e univoco della città. Pertanto, non condividendo affatto la bagarre cui si è dato vita nella nomina dei revisori dei conti, ci siamo attenuti , nel limite del possibile, all’analisi delle candidature e senza alcun, sia pur vago, legame con ciascuno dei candidati, tutti degni di rispetto e stima, abbiamo fatto confluire il nostro voto sulla persona più giovane che si era resa disponibile.

