Salute

Il Pungolo: “Caltanissetta, una città in vendita”

Redazione

Il Pungolo: “Caltanissetta, una città in vendita”

Mer, 05/03/2014 - 17:18

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vendesiGCALTANISSETTA – Non so se vi è capitato di prestare attenzione ai bordi della carreggiata della ss 640, erano tutti puntellati da bellissimi Cultivar Nocellara nissena, bene oggi non ce ne sono quasi più. Esiste un’ordinanza Prefettizia che impone il reimpianto di questi olivi secolari in territorio di Caltanissetta, purtroppo, però,  non si sa bene che fine stiano facendo.

Leggo che alcuni sono stati reimpiantati in territorio di Montedoro, qualche giorno fa ne ho visti due caricati su di un camion che entrava a San Cataldo altri mi dicono essere stati semplicemente sradicati e abbandonati a far legna per forni da pizza. Qualcuno finirà nelle ville di qualche privato, mi dicono nel messinese. La natura ci ha messo secoli a realizzare queste opere  d’arte naturali e l’uomo in poche settimane le sta distruggendo fatta eccezione per alcuni di questi alberi che sono stati reimpiantati alla Fascianella ed altri all’Istituto Agrario.

Qualcuno ha coordinato questa operazione, sono stati marcati gli alberi sappiamo dove sono stati destinati? Aspettiamo che l’amministrazione comunale ci dia una risposta e se ci fossero ancora piante da salvare speriamo vengano curate in maniera più attenta di quanto fatto sin ora.

Avete certamente letto in questi giorni dei problemi connessi all’ospedale di Caltanissetta, si respira aria di smantellamento si vocifera di reparti da trasferire ad altra struttura ospedaliera, probabilmente Gela, poi l’improvviso silenzio, ci avete fatto caso ci sono stati quattro giorni di tam tam e poi l’argomento si è sopito. Cosa sta succedendo, anche su questo sarebbe interessante sapere se qualcuno si sta ancora muovendo, se tutto è stato già definito o se, magari, stanno proprio aspettando che l’attenzione diminuisca e scenda il silenzio sull’argomento. La chiusura o il ridimensionamento  di uno o più  reparti dell’ospedale di Caltanissetta è una cosa gravissima,  i cittadini dovrebbero protestare con tutti i mezzi che hanno a disposizione e i deputati eletti di Caltanissetta dovrebbero gridare allo scandalo invece di mantenere questo imbarazzante silenzio. La sanità nissena è in prossimità del baratro, la chiusura di tutte le strutture ospedaliere in nome del risparmio, ha creato ormai una situazione di gravissima insufficienza strutturale nei servizi da rendere alle comunità. Mazzarino chiuso, San Cataldo Chiuso, Mussomeli in fase di chiusura, il pronto soccorso di Caltanissetta che sembra un girone da inferno Dantesco e continuiamo a subire la svendita di pezzi dell’ospedale senza dire nulla.

Ma non finisce qui, la Regione Sicilia stipula un mutuo per far fronte alla vergognosa situazione debitoria degli enti pubblici nei confronti di fornitori e professionisti e si scopre che al comune di Caltanissetta non va neanche un soldo, mentre il Comune di Gela prende la fetta più importante della parte destinata alla nostra provincia. Chiunque sia il colpevole, responsabile di questa cosa, amministratore locale o regionale, dovrebbe vergognarsi.

Ultimo ma non ultimo in ordine di importanza è un fatto gravissimo che sta accadendo ai condomini di un condominio di via Puccini.

In passato la nostra associazione si è già occupata di problemi connessi all’acqua dichiarandosi sempre contraria alla privatizzazione ed al modo di fare dei proprietari di Caltaqua gravemente irrispettoso dei problemi dei cittadini Nisseni. Ora questi condomini non avendo pagato, per ragioni che qui non possiamo spiegare, bollette per rilevanti importi, pur avendone dato ampia spiegazione alla società Spagnola, trovandosi in una situazione di empasse, con l’erogazione nel frattempo bloccata, avevano fatto ricorso alla fornitura tramite autobotti della stessa Caltaqua che, improvvisamente si rifiuta di proseguire in tal modo, nonostante le varie autobotti venissero regolarmente pagate. Vergogna non ci sentiamo di dirvi altro.

 Noi del Pungolo non ci stiamo, è insita nel nome che ci contraddistingue la determinazione di risvegliare volontà sopite e non è la prima volta che ci facciamo promotori di voci di protesta quando vediamo che qualcosa non funziona.  Come in occasione delle dichiarazioni fatte a Radio Cl1 in una delle trasmissioni di novembre in cui si denunziavano dubbi sulle modalità dell’erogazione dei  contributi ai cittadini più disagiati. Abbiamo visto com’è andata a finire. Stigmatizziamo ogni esasperazione dei comportamenti ma non sarebbe stato più opportuno effettuare verifiche a monte sulla redditività dei richiedenti.

La nostra associazione esiste da otto anni e stante la gravissima situazione in cui versa la città ha ritenuto di dovere effettuare uno sforzo ancora maggiore per poter risvegliare gli animi di tutti quei cittadini che non hanno interesse a lasciarsi trasportare da questa corrente di disfattismo che imperversa nell’approccio alla politica.

Partecipazione civica o meglio polo civico, significa, secondo il Sabatini Colletti ( dizionario della lingua Italiana )  aggregazione di forze diverse unite da un comune denominatore (politico, ideologico, economico ecc.).

Per questo motivo già dal mese di marzo del 2013 abbiamo, con fatica, cercato di spingere altri soggetti della società civile che volessero intraprendere un percorso comune, a creare un movimento che annovera altri cinque movimenti civici che, nonostante le sparute proteste di qualche persona che può anche non essere d’accordo o più probabilmente subisce questa iniziativa con grande sofferenza, oggi si presenta sul panorama politico non solo per le elezioni amministrative ma per svolgere, anche in futuro, attività sociale per la città, investendo della responsabilità di rappresentarci a palazzo del Carmine, il Dottor Gioacchino Lo Verme.

Plaudo alle iniziative dei comitati di quartiere che invito ad un momento di incontro per discutere del programma che abbiamo stilato in pochi punti e che il movimento, Alternativa civica Liberale, porterà avanti e cercherà di condividere con tutti quei soggetti che ne vorranno discutere e beneficiare.

Restiamo aperti alla possibilità di estendere le nostre idee ad altre che siano meritevoli di attenzione e che guardino alla soluzione dei problemi dei cittadini Nisseni, in maniera possibile ed immediata.

 Il Pungolo

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