CATANIA – Dopo le manette, i sequestri preventivi raggiungono le famiglie di imprenditori Bosco e Cuntro’, i primi titolari di una nota catena di supermercati a Catania, i secondi gestori in franchising delle pizzerie “La Bufala”, i cui vertici sono stati arrestati il 25 febbraio in un’operazione antiusura della polizia. La Guardia di finanza su provvedimento della sezione di prevenzione del tribunale ha sequestrato beni mobili e immobili per 15 milioni che hanno riguardato quote societarie delle due aziende, una scuderia con molti cavalli, 11 societa’ intestate a prestanome, 15 tra auto e moto, 24 immobili, tra cui i tre punti vendita dei fratelli Bosco e una pizzeria La Bufala. Durante il blitz che ha portato in carcere vari esponenti delle famiglie, gli agenti trovarono e sequestrarono 800mila euro in banconote di piccolo taglio, contenuti in dei sacchetti di plastica. Le verifiche economico-patrimoniali svolte dalle Fiamme Gialle hanno permesso di accertare l’esistenza di un’evidente sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio immobiliare e mobiliare nella disponibilita’ degli indagati. Inoltre, in alcuni casi, la ricostruzione dei complessi collegamenti familiari e societari ha consentito di individuare prestanome ai quali erano state fittiziamente intestate quote di ricchezza provenienti dall’attivita’ criminosa. L’intero patrimonio sara’ ora gestito da un amministratore nominato dal Tribunale a garanzia di una corretta prosecuzione dell’attivita’ di impresa.
Estorsioni e usura: Catania, sequestrati 15 mln a imprenditori
Ven, 07/03/2014 - 17:39
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