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Giovanni Ruvolo, ICS: “Usciremo da questa crisi. Io ci credo. Costruiamo un Polo Civico”

Redazione

Giovanni Ruvolo, ICS: “Usciremo da questa crisi. Io ci credo. Costruiamo un Polo Civico”

Ven, 01/02/2013 - 16:44

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Giovanni Ruvolo, ICS Caltanissetta

CALTANISSETTA – Sono certo che la nostra Città saprà uscire dalla crisi culturale, economica e sociale, in tempi relativamente brevi, affrontando con determinazione tutte quelle problematicità che hanno bloccato l’intero sistema cittadino. La mia considerazione  non è conseguenza di un facile ottimismo o pura illusione. La mia esperienza di presidente dei Movimenti Civici di Sicilia, mi ha dato la possibilità di toccare con mano la forza di una rete sociale che si struttura intorno a progetti condivisi, e mi ha anche permesso di conoscere i sistemi sociali di quasi tutte le Città siciliane.  Con grande sorpresa mi sono reso conto della straordinaria ricchezza e vivacità del sistema civico nisseno, molto più strutturato, organizzato e consapevole della responsabilità relativa alla cittadinanza attiva, delle altre comunità siciliane, anche molto più grandi e complesse delle nostre.

Anche questa redazione, lodevolmente, dà spazio alle numerosissime iniziative legate al movimentismo civico (comitati di quartiere, gruppi di acquisto solidale, comitati spontanei, gruppi civici che si aggregano sulla base di bisogni specifici) ed alle espressioni di numerosissime proposte culturali che spaziano dalla musica, alla pittura, alla fotografia, al teatro, alla cinematografia, alla storia ed alla letteratura. Con lo stesso spirito sono nate forme di cooperazione che stanno operando per promuovere nuovi modelli di economia sostenibile, valorizzando le risorse locali, nell’ambito del turismo ed della produzione e trasformazione agricola di qualità. E’ proprio questa ricchezza culturale che mi sostiene nel pensare che la nostra Città potrà costruire prospettive nuove ed entusiasmanti, valorizzando lo sforzo di chi ha saputo e voluto rispondere all’appello fatto tre anni fa dal nostro movimento a promuovere la responsabilità dei cittadini nisseni nelle forme associative rispondenti ai principi di solidarietà, sussidiarietà e rispetto della dignità della persona, accendendo così focolai di speranza. Tuttavia, queste meravigliose energie non sono state canalizzate in progetti condivisi, perché è mancata, in chi ci amministra, la sensibilità necessaria per operare una sintesi delle varie risorse. E’ proprio questa la funzione e la potenzialità di un’ Autonomia Locale, che può superare la limitatezza delle risorse economiche con la valorizzazione delle risorse interne. Il processo che ho chiaro in mente deve rafforzare le individualità che operano nei diversi settori della società nissena, richiamandosi al principio della solidarietà, nella quale ogni risorsa si muove in funzione delle altre, riconoscendosi nella dimensione della Città Solidale, nella quale la progettualità è condivisa, in modo tale che a ciascuno sia chiaro il ruolo e la funzione per realizzare il Bene-Essere collettivo, condizione che permetta a tutti di esprimersi in libertà, senza sentirsi mai soli,  per realizzare la propria vita nella terra natale. E’ necessario, dunque, che chi ha compreso l’importanza della rete sociale ed economica si sforzi ancora di più per superare l’ individualismo ed il personalismo che alberga, profondamente radicato, nella nostra cultura e nel nostro DNA, e si apra al dialogo ed alla dimensione collettiva, per poter rappresentare queste ricchezze nell’ ambito politico-amministrativo. Non credo, infatti, alla politica del singolo, della brava persona, del personaggio simbolico, ma credo di più a persone rappresentative di processi e dinamiche che coinvolgono un numero consistente di cittadini, consapevoli che, l’identità collettiva, nasce dalla sintesi delle singole identità che realizzano un progetto condiviso. Ho chiaro che se sapremo far nascere un Polo Civico aiuteremo anche le persone di buona volontà che sono presenti nei diversi partiti a dare forza a questo processo inclusivo, contrastando l’azione di chi ancora persegue esclusivamente interessi particolari che hanno devastato il futuro di intere generazioni. Io ci credo, e so che, se riusciremo a fare tutto questo, potremo regalarci una Città nella quale stare bene, della quale essere fieri ,liberi  dal bisogno, dove il libero pensiero deve consentire dibattito e circolazione delle idee.

Giovanni Ruvolo,

Intesa Civica Solidale, Caltanissetta

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