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Mussomeli, “Noi Mussomeli” in replica a Gianfranco Micciché: “cambiamo anche il nome della nostra Isola?”

Redazione

Mussomeli, “Noi Mussomeli” in replica a Gianfranco Micciché: “cambiamo anche il nome della nostra Isola?”

Mar, 12/06/2012 - 12:45

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MUSSOMELI- Mai espressione forse, è stato tanto critica nella lunga carriera politica dell’onorevole Miccichè, come quella detta nel corso della presentazione del libro a lui dedicato da Eusebio Dalì “La forza di Miccichè” la scorsa settimana a Palazzo Sgadari. Già perché in quell’occasione, il vulcanico leader di Grande Sud, aveva fornito la sua personale interpretazione del perché non era stato molto “conveniente”, da un punto di vista di marketing, intitolare l’aeroporto di Punta Raisi a Falcone e Borsellino. Ne è nata subito una polemica a distanza con Maria Falcone, sorella del magistrato morto nella strage di Capaci che, in un ANSA battuta qualche istante dopo, aveva immediatamente replicato: “Domando a lui se, sentendosi uomo di marketing, consideri in errore gli amministratori comunali e le centinaia di giunte che hanno intitolato una strada, una piazza o un giardino ai nostri eroi nazionali caduti per difendere la democrazia. Dire queste cose significa non aver capito quanto sia forte la potenza evocativa di due icone che si ergono a simbolo mondiale di antimafia e di riscatto morale”. Non si è fatta attendere la replica di Miccichè che ha risposto: “a signora Falcone sa benissimo che la mie parole nascono dalla considerazione di quanto sia spropositato definire vana la morte del fratello a commento di
una dichiarazione dell’assessore Centorrino. Non ho mai messo in dubbio, nè mai lo farò, la figura di Giovanni Falcone, eroe morto per liberare la nostra terra dal cappio della mafia. E di
questo gliene sarò grato per tutta la vita. Tuttavia, dire che la morte di Giovanni Falcone è stata
vana semplicemente per replicare alle parole di un assessore, rischia di sminuire, se non vanificare, la meravigliosa passione e la straordinaria voglia di riscatto delle centinaia di migliaia di studenti che da anni inneggiano a Falcone e Borsellino come icone di una Sicilia libera e
pulita. E, quel che è peggio –
conclude -, rischia di sminuire l’altissimo valore del sacrificio dei nostri due eroi”. Quando la polemica sembrava essersi diramata, ecco che arriva una lettera del gruppo d’opposizione “Noi Mussomeli” dove i consiglieri di minoranza Giuseppe Mancuso,  Antonello Morreale e Toti Nigrelli, intervengono tempestivamente  sulla dichiarazione di Miccichè reputata infelice e poco rispettosa. Scrivono infatti: “Il gruppo Noi Mussomeli non condivide il pensiero di Miccichè che contesta l’intitolazione dell’aeroporto di Palermo ai giudici Falcone e Borsellino con la giustificazione che da un punto di vista di marketing può avere riflessi negativi sull’immagine della Sicilia, in quanto evoca il fenomeno mafioso. Noi riteniamo che tali affermazioni non abbiano alcun fondamento storico né tantomeno turistico-commerciale. E’ risaputo infatti che, in tutto il mondo, già con il nome Sicilia, nostro malgrado, si identifica la terra da dove è nata e si è espanso il fenomeno mafioso per cui, secondo il pensiero di Miccichè, da un punto di vista di marketing, dovremmo chiedere di cambiare il nome alla nostra isola. Solo con il giusto e meritato risalto agli uomini siciliani che hanno veramente combattuto la mafia, con i fatti e non con le parole, e che hanno sacrificato la loro vita per combatterla, possiamo tentare di liberare il popolo siciliano da un timbro nefasto che i pochi imprimono alla gran parte dei siciliani onesti. Noi pertanto riteniamo che non solo l’aeroporto di Palermo, ma anche le piazze , le biblioteche, le scuole ecc…, debbano portare in modo indelebile i nomi di Falcone e Borsellino, così come diversi sindaci e amministratori pubblici hanno già fatto. Noi anzi rilanciamo e proponiamo che sul simbolo della trinacria vengano inseriti i volti di Falcone e Borsellino a testimonianza del riscatto del popolo siciliano.”