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I magistrati siciliani: 1000 mail ai parlamentari per inasprire il voto di scambio

Redazione

I magistrati siciliani: 1000 mail ai parlamentari per inasprire il voto di scambio

Mar, 15/05/2012 - 15:16

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CALTANISSETTA – Nel ventennale delle stragi “serve un cambiamento di rotta per recidere il perverso rapporto tra la mafia e la politica. Gli strumenti normativi sono inadeguati e per questo e’ necessaria la modifica del 416 ter come delineata dalla Fondazione”. Lo ha detto, Nino Di Matteo, presidente dell’Anm di Palermo e membro della Fondazione Progetto Legalita’ “Paolo Borsellino” che ha annunciato stamattina di aver inviato mille e-mail inviate dala Fondazione a tutti i membri del Parlamento per chiedere una modifica dell’articolo 416 ter del codice penale con piu’ ampi margini di punibilita’ del reato di voto di scambio.

Nino Di Matteo

L’iniziativa e’ stata presentata stamattina al Palazzo di Giustizia di Palermo alla presenza dei rappresentanti dell’Anm di Palermo e di Caltanissetta, del figlio di Paolo Borsellino, Manfredi, e dei rappresentanti del Tribunale della Procura e della Corte d’Appello nonche di numerosi magistrati palermitani. “Il ventennale delle stragi – ha affermato Di Matteo- non puo’ essere solo un’occasione di ricordo ma anche un momento per tracciare prospettive e bilanci nella lotta alla mafia ed e’ convincimento diffuso che il bilancio sia positivo sul fronte del contrasto dell’ala militare di Cosa nostra, meno invece per quanto riguarda la commistione con la politica e i capitali apparentemente puliti. Per questo serve un cambiamento di rotta per recidere il perverso rapporto tra la mafia e la politica. Gli strumenti normativi sono inadeguati e per questo e’ necessaria la modifica del 416 ter come delineata dalla Fondazione”. Secondo Gaetano Paci, sostituto procuratore di Palermo e presidente della Fondazione Borsellino “il contributo per la commemorazione delle stragi deve avvenire fuori da ogni retorica, con atti concreti. Borsellino non si stanco’ mai di distinguere tra responsabilita’ politiche e giudiziarie, mentre ancora oggi c’e’ questa tendenza a dire che una persona non sia degna di ricoprire una carica pubblica solo in caso di sentenza definitiva. E’ necessario adeguare la nostra legge per troncare i rapporti di scambio tra organizzazioni criminali e politici, che finiscono per alterare la competizone democratica. E’ una proposta a costo zero che puo’ essere fondamentale per il nostro Paese”.

Giovanbattista Tona

Giovanbattista Tona

Presente anche il presidente dell’Anm di Caltanissetta Giovanbattista Tona: “Vogliamo ricordare Paolo Borsellino da vivo e non piu’ da morto –ha detto- da oggi potremo cominciare a fare cose scomode e impegnative che mettano in gioco mentalita’ e culture, il modo stesso di concepire la mafia: ha un arsenale composto da armi, soldi e accordi, cio’ che ora meno viene utilizzato sono le armi e servono dunque leggi che colpiscano gli accordi per contrastarla nettamente. Oltre alla modifica del 416 ter e’ necessaria una manutenzione del codice antimafia, seppur di recente stesura e sono 23 i punti che abbiamo gia’ segnalato al ministro della Giustizia. Oggi vogliamo sapere se i cittadini e le piu’ alte cariche istituzionali desiderano ricordare un Paolo Borsellino vivo o morto”.

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