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Mafia e appalti nell’ennese: gli arrestati dell’operazione “Nerone 2”

Redazione

Mafia e appalti nell’ennese: gli arrestati dell’operazione “Nerone 2”

Gio, 01/03/2012 - 20:32

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CALTANISSETTA – Gli arrestati sono gli imprenditori Nicola Crapa, di Isnello (Palermo), 45 anni e Antonino La Mastra, di Raddusa (Catania), 54 anni, oltre a Luigi Gugliara nato a Rivoli (Torino), 48 anni. Le ordinanze sono state invece notificate in carcere a Vincenzo Scivoli, 43 anni, di Aidone; Elena Caruso, 42 anni, convivente di Scivoli; Ivano Antonio Di Marco, 39 anni, di Raddusa. Crapa in un primo momento era stato vittima di estorsione da parte del gruppo di aidonesi, e dopo avere pagato la “messa a posto” mentre eseguiva i lavori per la demolizione e la ricostruzione di un fabbricato nel quartiere San Giacomo di Aidone, aveva rifiutato qualsiasi forma di collaborazione con gli inquirenti. Successivamente era diventato l’imprenditore di fiducia della cosca mafiosa che “doveva prendere lavori”, perche’ “amico” e disponibile al pagamento della tangente. Crapa ha sempre negato fatti e circostanze relative al ‘pizzo’ da lui pagato e ha negato anche di avere partecipato successivamente ad altri lavori ad Aidone. Il nome di La Mastra era gia’ noto agli inquirenti perche’ ne ha riferito il pentito Umberto Di Fazio, ex esponete di primo piano del clan Santapaola di Catania. Secondo Di Fazio, l’imprenditore proprio grazie ai suoi legami con Cosa nostra sarebbe stato agevolato nella sua attivita’.

Un attentato incendiario contro una ditta concorrente dell’imprenditore “amico” al quale prende parte una donna, compagna di uno degli arrestati e’ uno dei fatti chiariti dall’operazione “Nerone 2”. Elena Caruso e Vincenzo Scivoli, erano stati gia’ coinvolti nell’operazione “Nerone”. Nel processo di primo grado, la donna e’ stata condannata con il rito abbreviato a 5 anni di reclusione, ma assolta dall’accusa di associazione mafiosa, mentre Scivoli e’ stato condannato a 10 anni, 10 mesi e 20 giorni. Condannato pure il catanese Ivano Antonio Di Marco, a 9 anni e 20 giorni. Antonino La Mastra, 54 anni, titolare di un’impresa di movimento terra, avrebbe autorizzato Scivoli a organizzare un attentato incendiario in casa di un altro imprenditore per costringerlo a ritirarsi dall’appalto di fornitura di calcestruzzo per le opere di urbanizzazione nella zona artigianale di Aidone. Esecutori materiali, la Caruso e Luigi Gugliara. Scivoli avrebbe inoltre organizzato un incontro tra i due imprenditori arrestati, allo scopo di favorire un loro un accordo sulla spartizione dei lavori. In un’intercettazione Di Marco si compiacerebbe perche’ il gruppo mafioso si era garantito profitti sui lavori nella zona artigianale riuscendo a far accordare anche i due imprenditori “amici”.