VILLALBA – Se quest’anno la crisi e la tanto temuta recessione hanno indotto la maggior parte degli italiani a risparmiare su tutto, anche e soprattutto sul Natale, di certo nulla hanno potuto di fronte alla creatività e all’amore per la tradizione. Complice la consanguineità e tanta fantasia, ecco che l’ottantunenne Luigi Lumia ed il figlio Geraldo, cinquantenne ispettore forestale di Villalba, nell’arco di sei anni si sono appassionati alla costruzione del presepe, a tal punto, da aver creato un vero e proprio capolavoro, sia da un punto da un vista della meccanica che soprattutto dalla concezione di utilizzare materiale proveniente dalla raccolta differenziata per il movimento dei personaggi. Già, proprio così: i Lumia padre e figlio lanciano non una moda ma un nuovo modo di interpretare il presepe, laddove le fasi del giorno, le condizioni atmosferiche e soprattutto il movimento di molti dei personaggi del presepe, sono frutto di materiale riciclato generosamente lavorato e sapientemente utilizzato. Chi ha avuto la fortuna di visitare il presepe dei Lumia è rimasto impressionato, e non poco, dal movimento che davvero è il tema centrale della creatività dell’ispettore forestale. L’asinello che muove la macina, la transumanza del gregge, il fornaio nel pieno della sua attività, creano davvero un’atmosfera surreale se specialmente si considera che la scenografia del presepe è scandita, grazie al sapiente utilizzo di luci e di fonti di illuminazione varia, dalle varie fasi del giorno che vanno dalle prime luci dell’alba fino alle ultime prima del tramonto. E allo scoccare della mezzanotte, perentorio è l’arrivo della cometa che nello sfarzo del suo splendore, illumina una grotta dove un’imminente natività, la più grande che la storia dell’umanità abbia mai avuto, viene scandita dal pianto di un Bambino Gesù la cui voce è stata all’uopo registrata nel corso di un parto in ospedale. Insomma tutto davvero, oltre che molto bello, anche e soprattutto sostenibile grazie all’utilizzo di materiale riciclato proveniente dai motorini prelevati sia dei girarrosti delle vecchie cucine che dalle centraline delle stufe in disuso. Non mancano anche vecchie padelle e residui di laminati vari che, grazie all’utilizzo di una pompa di una lavatrice, creano all’uopo pioggia e neve frutto del riutilizzo dell’ acqua del ruscello nonché della bambagia che forma le nuvole. Insomma un presepe quello dei Lumia che riesce a trasmettere ai già tanti visitatori provenienti anche dai paesi dell’hinterland villalbese, la genialità e generosità di una famiglia che si offre disponibile a chiunque voglia, di fornire consigli in merito alla costruzione dei meccanismi che creano il movimento dei personaggi oltre che di far visitare il presepe a coloro che ne hanno voglia, tutti i pomeriggi fino al prossimo due febbraio.
Villalba, Sostenibilità e materiale di riciclo. La “ricetta” del presepe di Luigi e Geraldo Lumia
Mer, 04/01/2012 - 22:25
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