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Mussomeli, tra i rappresentati dei 2 Istituti Comprensivi è “guerra” mediatica

Redazione

Mussomeli, tra i rappresentati dei 2 Istituti Comprensivi è “guerra” mediatica

Mer, 09/11/2011 - 14:16

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Salvatore Piazza

MUSSOMELI- Sul destino delle scuole e dei relativi Istituti Comprensivi, ci sono pareri discordanti. O per meglio dire: una vera e propria guerra mediatica portata avanti con orgoglio dal Presidente del Consiglio d’Istituto del I° Comprensivo “P.E. Giudici” Salvatore Piazza, ed il professore Toni Calà appartenente al II° Comprensivo “Leonardo da Vinci”. In una lettera diffusa a mezzo stampa dice Salvatore Piazza: “Rimango esterrefatto nel leggere su Magaze.it  l’articolo “Accorpamenti scolastici nel Vallone. Il prof.  Calà critico con il preside Vaccaro” . Incredulità  dovuta,  prima ad  una serie di inesattezze e  premeditati occultamenti  riportate dal Professore, e cioè: lo stesso  dice che in quella sede sia stato approvato un documento dai diversi dirigenti scolastici da fare adottare nei propri Consigli d’Istituto.  Ma quando mai? Quale documento è stato approvato? Ma in quale riunione si trovava il Professore? Ognuno ha espresso la propria preferenza e l’Amministrazione Comunale, nelle persone del Sindaco Calà e del Vice Sindaco Misuraca,  ha cercato di mediare, tra le diverse ipotesi proponendone una che sposava appieno quando sostenuto da me e dal dirigente del I

Tonino Calà

Istituto Comprensivo, cioè lasciare tutto inalterato nella speranza che ci siano i numeri. Diversamente fare in modo che  i due Istituti di Mussomeli accorpino le scuole del Vallone. Questo non lo dice il Professore?. Ma intanto è l’unica cosa vera che è successa   tutte le altre sono successe nella sua fantasia. E’ tutto messo a verbale, non lo dimentichi. Ma la cosa  più grave la dice sul mio conto “Non manca neppure un monito nei confronti del presidente del consiglio d’istituto del I Comprensivo. “Caro presidente, – afferma – i bambini e le famiglie vanno difese difendendoci dai provvedimenti dell’attuale governo in materia scolastica. Sia i docenti che le famiglie sono stanchi ed indignati per l’uso politico che si fa della scuola e senza l’irragionevole provvedimento di dimensionamento non staremmo qui ad occuparci delle preoccupazioni del presidente del consiglio del I Istituto che notoriamente vanta un’appartenenza politica che sostiene l’attuale governo.”  Professore, sono venuto in veste di Presidente del Consiglio d’Istituto e non in quella di politico, perché  da quella mi sono dimesso tempo fa. Caro Professore,  io da genitore ho espresso una perplessità legittima legata al fatto che accorpando gli Istituti di Mussomeli il numero dei bambini per classe lieviterebbe rendendo più complicato lo svolgimento delle lezioni e di conseguenza danneggerebbe  l’apprendimento degli stessi . Sono intervenuto nella discussione perché contrariamente al dirigente del I Istituto Comprensivo di Mussomeli, Lei e i suoi amici parlavate di tutto tranne che dell’esigenza dei bambini . Ripeto è tutto messo a verbale. Ho sottolineato che, la scuola c’è, perché ci sono i bambini e attorno all’esigenza dei bambini che si deve discutere. La mia proposta tendeva ad evitare il sovraffollamento nelle classi garantendo anche i posti di lavoro. Ora che c’entra la mia appartenenza politica? Chi le ha detto che condivido quello che sta facendo il governo o il contrario? Lei dice, “Non staremmo qui ad occuparci delle preoccupazioni del presidente del consiglio del I Istituto?”  Ma non l’ho mica convocata Io? Ho solamente espresso il mio pensiero. E’ possibile che a Mussomeli Io possa parlare? Oppure c’è qualcosa o qualcuno che me lo impedisce? Ma in tutto questo trambusto non ho capito, qual è la sua proposta? A dimenticavo,  Lei  si trova in una botte di ferro e non ha problemi di nessun tipo, comunque vada a finire. O mi sbaglio? Professore, è troppo pieno… di se, si dia una calmata, le persone si giudicano per  quello che fanno  e per quello che dicono e non per la loro appartenenza politica.”