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Tanti eventi ed un fumetto per ricordare Libero Grassi 20 anni dopo l’omicidio

Redazione

Tanti eventi ed un fumetto per ricordare Libero Grassi 20 anni dopo l’omicidio

Dom, 28/08/2011 - 18:16

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Libero Grassi

PALERMO – Concerti, proiezioni di film in anteprima e spettacoli teatrali: nel 20/o anniversario dell’omicidio di Libero Grassi, la Provincia regionale di Palermo dedichera’ all’imprenditore ucciso a Palermo il 29 agosto 1991, perche’ si rifiutava di pagare il pizzo, una delle prime tappe della ‘Carovana dei diritti e della legalita”. Si tratta di una manifestazione itinerante per le piazze della Provincia, dedicata all’antimafia, alla lotta al racket, all’usura e alla solidarieta’. Si partira’ il 27 agosto, alle 21,30, in via Alfieri, dove libero Grassi fu assassinato, con la proiezione di ‘Mettersi a posto’, il film-documentario diretto da Marco Battaglia con la Film commission della Regione siciliana. Settanta minuti per raccontare il fenomeno del racket, con le testimonianze degli inquirenti, i processi giudiziari che coinvolgono commercianti e imprenditori, le voci dei magistrati e le iniziative delle associazioni antiracket Addiopizzo e Libero futuro. Sullo schermo le interpretazioni di Rori Quattrocchi e Franco Scaldati si alterneranno alle testimonianze del presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello; dei magistrati, Maurizio De Lucia e Gaetano Paci, della vedova di Libero Grassi, Pina Maisano. Domenica 28 agosto, invece, i Super nova sound si esibiranno in concerto con ‘The sound free’, in piazza, a Mondello (Palermo). ”La Carovana della legalita’ – dice il presidente della Provincia regionale di Palermo, Giovanni Avanti – e’un’occasione per parlare di antimafia e di lotta alla criminalita’, con le concrete testimonianze di chi ogni giorno lavora per l’affermazione dei diritti e della legalita”. Nel week-end sara’ ricordato anche il vicequestore Ninni Cassara’: domani a Mondello sara’ inaugurata la mostra di pittura ‘L’albero della vita’, curata da Aurelio Pes e Irene Cavarretta. Subito dopo l’Orchestra popolare siciliana ‘Ignazio Buttitta’ si esibira’ nel concerto ‘Inno alla vita’, mentre alle 21,15, nell’arena Odeon di Mondello, sara’ proiettato ‘La siciliana ribelle’, il film di Marco Amenta tratto dalla storia di Rita Atria. Nel complesso sono 15 le tappe della ‘Carovana’, durante le quali verranno ricordate, in corrispondenza degli anniversari,altre figure simbolo della lotta alla mafia, come Carlo Alberto Dalla Chiesa, padre Pino Puglisi e Cesare Terranova. Ultimo appuntamento della manifestazione, il 19 ottobre, per la commemorazione delle vittime della ‘strage del pane’ il 19 ottobre del 1944 quando un plotone dell’esercito sparo’ sulla folla che protestava contro il caro vita. Fra le altre iniziative in programma, la rappresentazione teatrale ‘Lu prituri’, dedicata alla vita di Rocco Chinnici. Infine, in nome delle tradizioni, in programma lo spettacolo dei ‘Soluntum’, gruppo folkloristico che ha rappresentato l’Italia al festival internazionale ‘The flowers of sun’ in Lituania. Invece ‘Me l’aspettavo’ e’ il titolo del convegno dedicato a padre Pino Puglisi, un momento di riflessione per ricordare il prete antimafia di Brancaccio, alla vigilia dell’anniversario della sua morte.

IL FUMETTO

La copertina del fumetto

“Non sono pazzo, non mi piace pagare. Io non divido le mie scelte con i mafiosi”. E’ l’11 aprile 1991 e in diretta tv Libero Grassi, industriale tessile proprietario della ‘Sigma’ di Palermo, racconta la sua vicenda d’imprenditore che rifiuta di pagare il pizzo alla mafia. Inizia da qui il fumetto ‘Cara mafia, io ti sfido’ (Round Robin editrice, in collaborazione associazione daSud) di Laura Biffi, Raffaele Lupoli e Riccardo Innocenti, pubblicato in occasione dei vent’anni dall’assassinio di Libero Grassi. I disegni sono di Riccardo Innocenti, mentre le illustrazioni di Beatrice Gozzo.
   La graphic novel ripercorre l’intera vicenda dell’imprenditore catanese ucciso dalla mafia dopo aver intrapreso un’azione solitaria contro una richiesta di pizzo. Libero Grassi ebbe il coraggio di opporsi alle richieste di racket della mafia, e di uscire allo scoperto denunciando gli estorsori. La condanna a morte di Grassi arriva con la pubblicazione sul ‘Giornale di Sicilia’ di una lettera sul suo rifiuto a cedere ai ricatti della mafia. La sua lotta prosegue in televisione, intervistato da Michele Santoro a Samarcanda su Rai 3, e anche su una rivista tedesca colpita dal suo comportamento positivo volto a denunciare i mafiosi. Libero Grassi fu lasciato solo nella sua lotta contro la mafia, senza alcun appoggio da parte dei suoi colleghi imprenditori. Per questo fu assassinato il 29 agosto 1991. Il 26 settembre 1991, Michele Santoro e Maurizio Costanzo dedicano una serata televisiva a reti unificate (Rai 3 e Canale 5) alla figura di Grassi. Per il suo omicidio sono stati condannati nel 2004 vari boss, tra cui Toto’ Riina, Bernardo Provenzano e Pietro Aglieri.

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