Salute

Mussomeli, Croce di Dozulè. Movimento attacca Sindaco e Vescovo

Redazione

Mussomeli, Croce di Dozulè. Movimento attacca Sindaco e Vescovo

Sab, 25/06/2011 - 07:00

Condividi su:

MUSSOMELI- La vicenda della Croce di Dozulè, iniziata per caso prima e trasformatasi in “vicenda giornalistica” poi, oggi ha finito di considerata essere solo e soltanto uno scivolone diplomatico-amministrativo. Rischia seriamente di trasformarsi in un caso giudiziario che “gli aventi diritto”, potrebbero trascinare anche in un’aula di  tribunale. Passata l’epoca delle battute facili e delle “licenze giornalistiche”, da oggi il capitolo Croce di Dozulè passa direttamente nelle mani del Movimento d’Amore di San Juan Diego. Già, si sono “scomodati” direttamente dalla sede di Maniago, in provincia di Pordenone, a difesa della croce e dell’operato dell’imprenditore genovese Angelo Vecchione, che si è occupato di far erigere l’opera. I responsabili del movimento, venuti a conoscenza di quanto stava accadendo sulla vicenda croce a Mussomeli per mezzo di questo giornale, sono intervenuti, contattando via mail la redazione. Dure le accuse lanciate nei confronti del Sindaco Calà ed anche del Vescovo, reo secondo gli aderenti al movimento, di “spaventare la cittadinanza approfittando dell’altrui non conoscenza dei fatti”. E giù con accuse specifiche di appartenenza alla Massoneria specificatamente nei confronti del Vescovo  e celatamente, con la definizione “ad altri del luogo”, anche del Sindaco. Intanto in questi giorni, dopo un incontro avvenuto al comune, tra Calà e Vecchione, si è deciso per la rimozione da quel posto della croce per ricollocarla in un sito privato. L’imprenditore genovese si è detto dispiaciuto dell’accaduto ed ha chiesto al Sindaco solo qualche settimana di tempo per organizzarsi. Da quel momento in poi, le cose che sembravano tranquillizzarsi ed andare verso l’evoluzione concordata, subiscono un duro arresto. Ecco intervenire i responsabili del Movimento a difesa delle Croci di Dozulè.  Di seguito un estratto della loro lettera : “…..le Croci sono a migliaia in  tutto il mondo. ……… neanche Medjugorie è riconosciuta  dalla Chiesa. Le Croci a migliaia sono state erette da tanti Sacerdoti e benedette  da molti Vescovi. Purtroppo ci sono alcuni Vescovi e Sacerdoti che  servono la Massoneria e questi non amano la Croce di Gesù. Il Vescovo  del luogo o altri che non vogliono quella Croce, intendono solo  spaventarvi approfittando della altrui non conoscenza dei fatti. Non  possono fare niente alla luce del sole ma potrebbero farlo nel nascondimento e mettervi di fronte al fatto compiuto. E’ così che agisce il Male.” I riferimenti continuano e segnalano  una Croce Gloriosa fatta costruire su indicazione di Antonio Norrito a Palermo, addirittura nel cortile della Chiesa dell’Annunciazione il 28-3-2004 per proteggere la città dai terremoti e da ogni attacco demoniaco a lode e gloria della Santissima Trinità che in Gesù Morto e Risorto si rivela.  Calà, sentito telefonicamente in merito a quest’ultimo sviluppo della vicenda, ha così commentato: “……non sono a conoscenza delle “verità” dichiarate da questo Movimento nè voglio entrare in merito alla questione poiché lo stesso esula dalla mia forma mentis. La decisione di rimuovere la Croce nasce dall’espressa volontà, manifestata pubblicamente dal Vescovo, qualche giorno fa in occasione della posa della prima pietra della nascente Chiesa Della Trasfigurazione in Santa Teresa al Castello. Io mi limito ad assecondare la volontà del Vescovo che ritiene quella Croce, un simbolo non “propriamente cattolico”. Punto e basta. In ogni caso la croce sarà rimossa. Prendo atto delle dichiarazioni del Movimento d’Amore San Juan Diego ma ritengo, come rappresentante eletto dalla collettività di dare ad un movimento, qualunque esso sia, il peso giuridico e sociale che lo stessa merita.”. Questa volta Calà, pur rimanendo nell’aplomb che lo ha sempre contraddistinto, non esce a testa bassa dalla vicenda ma anzi replica a tamburo battente. L’errore di autorizzazione c’è stato ed allo stesso è stato posto rimedio. Intanto il Movimento d’Amore………rilascia una bollente intervista che pubblicheremo prossimamente.

Pubblicità Elettorale