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Sicilia, l’ARS approva l’esercizio provvisorio fino al 31 marzo 2012

Redazione

Sicilia, l’ARS approva l’esercizio provvisorio fino al 31 marzo 2012

Gio, 29/12/2011 - 01:26

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PALERMO – Il parlamento siciliano ha approvato il ddl “autorizzazione all’esercizio provvisorio per l’anno 2012 e disposizioni in materia di contabilita’ e patto di stabilita”. La proposta di legge, presentata dal governo Lombardo, e’ stata approvata dall’Assemblea regionale siciliana con 47 voti favorevoli, 13 contrari e 2 astenuti e autorizza la gestione provvisoria del bilancio della Regione sino al 31 marzo 2012 La legge e’ passata con il voto favorevole del Pdl, nonostante la dichiarazione di voto negativo del capogruppo Innocenzo Leontini e l’astensione dei deputati del Pid. L’approvazione della legge e’ arrivata dopo un acceso e contrastato dibattito in Aula che ha portato la conferenza dei capigruppo a diversificare i capitoli del ddl in due distinti disegni di legge, dai quali e’ stata stralciata la norma sui precari che, dopo un passaggio in commissione bilancio, sara’ nuovamente presa in esame dall’Aula nella seduta di martedi’ 10 gennaio. Su questo argomento il parlamento siciliano aveva legiferato il 22 dicembre con una legge che stabilizzava i precari ma e’ stata impugnata ieri dal Commissario dello Stato. L’Assemblea ha approvato anche un secondo disegno di legge che contiene le norme stralciate dall’esercizio provvisorio in materia di patto di stabilita’, formazione professionale e sistema pensionistico con 58 voti favorevoli, nessun contrario e 3 astenuti del gruppo del Pid.La seduta fiume si e’ aperta alle 11 del mattino tra colpi di scena, richieste di voto segreto e contestazioni per via della soppressione da parte della presidenza di alcune norme che riducevano le indennita’ degli assessori regionali. Nel ddl e’ stato reintrodotto l’emendamento del governo per l’autorizzazione dei 70 milioni in favore del credito di
imposta, che l’assessore Armao aveva annunciato di ritirare.Nella premessa al ddl si legge “un provvedimento necessario ed un atto di responsabilita’ da parte del governo regionale al fine di evitare il blocco dell’attivita’ amministrativa con l’approssimarsi dell’inizio dell’esercizio finanziario 2012”. L’assemblea tornera’ a riunirsi martedi’ 10 gennaio alle 16 e all’ordine del giorno ci sara’ il ddl sui precari impugnato dal Commissario dello Stato.

La dichiarazione di Raffaele Lombardo

“Esercizio provvisorio atto necessario”

“Il voto con cui l’assemblea regionale ha votato l’esercizio provvisorio per tre mesi si e’ reso necessario perche’ abbiamo dovuto prendere atto delle pesanti novita’ introdotte dalla manovra del governo Monti e rimodulare lo schema che avevamo gia’ predisposto”. Cosi’ il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha commentato l’approvazione dell’esercizio provvisorio votato dall’aula. “Per questo motivo – ha spiegato – abbiamo chiesto al governo nazionale di avviare con urgenza il confronto sulle accise, prima condizione per poter celermente riportare la discussione sul bilancio in assemblea regionale. Abbiamo anche riproposto in questa legge una nuova formulazione della norma sui precari impugnata dal Commissario dello Stato che ci consente di dare una risposta immediata a tanti lavoratori che altrimenti avrebbero subito pesanti conseguenze”.  “Abbiamo anche approvato – ha spiegato l’assessore per l’economia, Gaetano Armao – norme fortemente innovative sulla sperimentazione della armonizzazione dei bilanci e la spending review, che vede la Sicilia quale regione pilota a livello nazionale; quelle sul patto di stabilita’ regionale, che e’ stata frutto di un confronto con Anci sicilia, Urps e Ance Sicilia; quello sulla certificazione dei crediti vantati nei confronti della Regione e degli enti locali, attesa dalle imprese, cosi’ come quella sul credito d’imposta. Adesso abbiamo tre mesi di tempo per definire la negoziazione con lo Stato su quello che e’ dovuto ai siciliani sul piano finanziario. In questi mesi abbiamo svolto un proficuo confronto con tutte le categorie sociali e produttive, che riprenderemo gia’ a gennaio per far si’ che giunga in aula un testo che contenga tanto rigore e quante opportunita’ di sviluppo per le aziende e la Sicilia. E’ indilazionabile ora l’avvio di un confronto ampio e approfondito con lo Stato nel quale chiarire i nuovi termini dell’applicazione delle norme finanziarie dello Statuto del federalismo fiscale in Sicilia. Solo da questo rinnovato accordo potra’ nascere una prospettiva di sviluppo per la Sicilia. A questo impegno affiancheremo la linea del rigore e della trasparenza che finora ha contraddistinto l’azione del governo Lombardo”.

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