Salute

Riflessione del dr Mario Difrancesco: “Assunzione di medici all’Asp di Caltanissetta”.

Carmelo Barba

Riflessione del dr Mario Difrancesco: “Assunzione di medici all’Asp di Caltanissetta”.

Dom, 30/11/2025 - 11:54

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Dal dr Mario Difrancesco riceviamo e pubblichiamo: “L’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta prosegue nell’azione di potenziamento del proprio organico medico e sanitario, deliberando una serie di nuove assunzioni e conferimenti di incarichi in diverse discipline specialistiche. L’ASP ha formalizzato l’assunzione con rapporto di lavoro a tempo indeterminato di sei Dirigenti Medici di Medicina Fisica e Riabilitativa. Questo importante innesto di professionisti rafforza l’offerta riabilitativa aziendale. ( 24 nov) Per far fronte alle esigenze dei Pronto Soccorso aziendali, sono stati conferiti cinque incarichi libero-professionali di medico d’urgenza.” Questa è la comunicazione dell’azienda sanitaria di Caltanissetta nella parte che più ci interessa come comunità di Mussomeli, perché uno dei medici di medicina d’urgenza viene assegnato al PS del nostro ospedale. Per i medici di medicina fisica e riabilitazione non viene indicata la destinazione nei vari presidi ospedalieri. Secondo la recentemente approvata revisione della rete ospedaliera della regione, al presidio di Mussomeli viene assegnata una UO di riabilitazione con sei posti letto.. Questa UO è stata sempre presente nell’organico del nostro ospedale, purtroppo i posti letto non sono stati mai attivati, non so bene per quale motivo, pur essendo stata ufficialmente inaugurata come reparto già nel gennaio del 2023. Inaugurazione con tanto di presenze istituzionali , ma senza i letti per le degenze. In effetti si diede grande risalto all’avvenimento, purtroppo l’unico risultato ottenuto fu il trasferimento del servizio di fisiokinesiterapia dal poliambulatorio all’ospedale, con il relativo personale e un solo medico fisiatra. In teoria noi dovremmo avere a disposizione un servizio di fisioterapia del territorio e una Unità operativa di Riabilitazione presso il presidio ospedaliero. Credo che allora si sia detto che il reparto non avrebbe funzionato per carenza di medici e di altro personale. Ora con nostro grande piacere l’Azienda ci comunica che sono stati assunti sei medici della branca, per cui pensiamo che almeno due vengano destinati a Mussomeli e che finalmente si possa dar vita e funzionalità al reparto. All’ospedale di Mussomeli funziona molto bene, ed è apprezzata in tutto il circondario, una Unità operativa di ortopedia, che pratica interventi di sostituzione di protesi molto importanti e che quindi si gioverebbe della presenza di un reparto di riabilitazione cui potere affidare i pazienti operati, con vantaggio per i pazienti e anche per i loro familiari che non dovrebbero spostarsi in altri comuni presso centri di residenze sanitaria. Nel comunicato dell’azienda non è indicata, come dicevo, la destinazione dei medici, può anche darsi che nella programmazione della stessa sia prevista la effettiva apertura del reparto di Mussomeli. Ritengo, però, che chi riveste ruoli istituzionali o chi ritiene di avere una interlocuzione privilegiata con la direzione generale dell’azienda debba attivarsi per perorare la causa dell’ospedale di Mussomeli e finalmente per la funzionalità completa della riabilitazione, e ritengo che avrebbero un grande sostegno da parte dei cittadini di Mussomeli e di quelli di tutto il circondario. Si rischia diversamente di perdere una straordinaria occasione di miglior funzionamento del nostro ospedale. La tutela e la salvaguardia dell’ospedale e il suo buon funzionamento, pur non essendo di quotidiana attenzione, sono sempre argomenti delle campagne elettorali, e noi tra pochi mesi ne vivremo una. Sarebbe bello parlare di cose già realizzate invece che di desideri da coniugare al futuro. In un’altra nota dell’Azienda si comunica che sono stati assunti anche degli specialisti gastroenterologi endoscopisti da assegnare all’ospedale di Gela. Da noi è previsto un servizio di endoscopia digestiva che in atto è fermo. Potrebbe essere anche una occasione per riaprirla prevedendo la presenza di uno specialista che venga dagli ospedali più grandi. E se accanto a questo cercassimo di attenzionare anche la assistenza specialistica territoriale che allo stato attuale è priva di Specialisti quali il diabetologo, il neurologo, l’endocrinologo, l’oculista e ancora più cronicamente del nefrologo e del reumatologo, si farebbe un grande sollievo ai pazienti che sono costretti a recarsi altrove, più o meno vicino, con sacrificio e con sofferenza, oltre che con dispendio economico. Sarebbe una occasione per riavvicinare la sanità alla popolazione! Dr. Onofrio Mario Difrancesco

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