Salute

Dieci anni con un cuore artificiale, traguardo per un paziente siciliano operato all’ISMETT di Palermo: la storia di coraggio e umanità di Giuseppe

Redazione 3

Dieci anni con un cuore artificiale, traguardo per un paziente siciliano operato all’ISMETT di Palermo: la storia di coraggio e umanità di Giuseppe

Mar, 11/11/2025 - 11:31

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Una storia di coraggio, tecnologia e umanità: Giuseppe è il primo paziente siciliano a vivere dieci anni grazie a un cuore artificiale. Nel 2015, nell’Irccs Ismett di Palermo, l’equipe guidata da Michele Pilato, direttore del Centro Cuore, e da Sergio Sciacca, responsabile del programma di trapianto di cuore e cuore artificiale, gli ha impiantato un Sistema ventricolare sinistro (Vad) di terza generazione. “Si tratta di un evento eccezionale – sottolinea Sciacca -, il nostro paziente ha affrontato e superato sfide importanti in questi dieci anni e oggi vive una vita piena con la sua famiglia”. I dispositivi di terza generazione, come quello impiantato a Giuseppe, erano progettati principalmente come ponte al trapianto, non per durare così a lungo. Secondo i dati europei, solo il 10% dei pazienti con Vad di terza generazione raggiunge i dieci anni di sopravvivenza. “Questo traguardo è stato possibile grazie a un team Vad dedicato e all’esperienza maturata in Ismett, uno dei centri più attivi in questo settore”, dicono dall’ospedale. I Vad di terza generazione sono pompe centrifughe con rotore a levitazione magnetica, flusso continuo e driveline esterna per alimentazione, mentre le apparecchiature di quarta generazione, attualmente in fase di diffusione clinica, sono più compatte, alimentate wireless tramite Transcutaneous Energy Transfer e dotate di algoritmi che simulano pulsazioni per migliorare la fisiologia, riducendo drasticamente il rischio di infezioni e migliorando la qualità di vita. “Speriamo che, grazie ai nuovi dispositivi, questo traguardo diventi sempre più raggiungibile per altri pazienti”, aggiunge Sciacca. “Grazie a questo aiuto sono ancora qui – racconta commosso Giuseppe – senza, non ce l’avrei fatta. Ho avuto problemi, ma ho vissuto la mia vita con la mia famiglia”. Per festeggiare il decennale, il personale di Ismett ha organizzato una festa a sorpresa con targa ricordo, torta e festoni: “Non mi aspettavo nulla del genere. Avevo portato una torta per ringraziare chi mi ha seguito, ma non pensavo di essere il protagonista. È stato un gesto bellissimo e inaspettato”.

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