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Caltanissetta. Randazzo (Flai Cgil): “Il Governo siciliano passi dalle parole ai fatti con con un serio piano di gestione e riuso dell’acqua”

Redazione 1

Caltanissetta. Randazzo (Flai Cgil): “Il Governo siciliano passi dalle parole ai fatti con con un serio piano di gestione e riuso dell’acqua”

Sab, 01/11/2025 - 16:57

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CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo nota della Flai Cgil, a firma del segretario generale Giuseppe Randazzo sulla questione legata alla gestione delle infrastrutture e delle risorse idriche in Sicilia e sulle conseguenze che tale gestione ha sulla produzione agricola.

“Mentre gli agricoltori affrontano una stagione segnata dalla siccità, dai costi in aumento e dalle produzioni di qualità a rischio, l’acqua delle dighe viene sversata in mare. Una situazione paradossale che mette in luce l’ennesimo fallimento della politica nella gestione delle infrastrutture e delle risorse idriche. Non è accettabile che interi territori agricoli soffrono la mancanza d’acqua e le dighe vengano svuotate perché non si è investito nella manutenzione e nell’ammodernamento delle infrastrutture. La politica dice di essere al fianco degli agricoltori ma intanto si disperde una risorsa essenziale per gli stessi.

È urgente che il governo siciliano passi dagli annunci ai fatti, con un serio piano per la gestione e il riuso dell’acqua: servono investimenti in infrastrutture idriche moderne, manutenzione delle dighe, nuovi invasi e una governance capace di prevenire l’emergenza, non di inseguirla. La bocciatura dei 31 progetti del PNRR purtroppo non ha insegnato nulla. Con il serio rischio che i danni per le aziende agricole si ripercuotano direttamente anche sui lavoratori del settore, già alle prese con precarietà e salari insufficienti.

Quando l’acqua manca e i raccolti calano gli agricoltori soffrono, ma a pagarne le conseguenze sono anche i braccianti agricoli di quei territori, meno giornate di lavoro e maggiore incertezza. La crisi idrica non è solo un problema ambientale, ma è anche un problema sociale e occupazionale. Servono scelte coraggiose e una visione di lungo periodo. Non possiamo più permetterci di sprecare l’acqua, né di lasciare soli agricoltori e lavoratori”.

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