“È stata la terza edizione di una due giorni dedicata al mondo della cardiologia che quest’anno abbiamo deciso di affrontare focalizzandoci sul tema clinico della morte improvvisa: un tema che abbiamo affrontato non solo dal punto di vista medico ma anche etico, spirituale e filosofico. È un bilancio estremamente positivo: c’è stata un’ampia partecipazione da tutta la Sicilia, i nostri relatori provenienti da tutta Italia, sotto la guida del professore Pappone, hanno portato sul tavolo importanti tematiche cliniche, nonché la presenza di teologi che ci hanno arricchito con le loro considerazioni di carattere spirituale”. A tracciare il bilancio è lo stesso responsabile scientifico del congresso, il cardiologo Luigi Scarnato, che ha dato vita al “Simposio di cardiologia: Attraversando il bardo. ‘La morte improvvisa’, come e cosa fare per evitarla”, con provider e segreteria organizzativa a cura di Biba Group, a Caltanissetta, all’interno della sala Fiandaca del Seminario Vescovile. “Non è la prima volta che accogliamo questo evento, si è quasi istituzionalizzato – commenta l’economo del seminario, Giovanni Virone – perché ha questo risvolto culturale, umanistico e antropologico. Siamo quindi ben lieti di ospitare l’iniziativa sia per il contributo che apporta alla città, a questa nostra realtà dell’entroterra siciliano che ha dei limiti ma anche dei grandi pregi, sia per le finalità di carattere spirituale”. Special guest di questa intensa due giorni è stato Pippo Franco, che non solo ha portato una sua testimonianza ma è stato protagonista della performance serale che ha chiuso l’evento. “Noi abbiamo a che fare comunque con la morte, fa parte della nostra vita. – commenta – Se la morte non esistesse noi non saremmo vivi, non saremmo qui. Il tema affrontato dunque era immenso ed è stato affrontato sotto diversi profili e per questo motivo è stato assolutamente straordinario. Un evento molto raro, – conclude – non ho mai partecipato ad una cosa così complessa, così profonda”. Il congresso si è sviluppato attraverso cinque sessioni: dalla teologia alla medicina sino alle conclusioni in ambito giuridico. Tra i contributi autorevoli, la lettura magistrale del professore Carlo Pappone del Policlinico San Donato Milanese, tra i pochi elettrofisiologi al mondo capace di trattare una delle cause più temibili di morte improvvisa anche in età pediatrica, ovvero la Sindrome di Brugada. “La morte improvvisa nei bambini è molto rara, un bambino su 100 mila. Le morti improvvise si verificano spesso tra i 15 e i 35 anni e sono quelle legate a malattie genetiche in particolare. Oggi esistono molti metodi per individuare i pazienti a rischio di morte improvvisa, le terapie stanno facendo degli avanzamenti molto importanti. Oggi – conclude Pappone – la metà delle morti improvvise può essere sia prevenuta che trattata”. (AGI)
Caltanissetta, il tema della morte improvvisa al centro del Simposio di Cardiologia: esperti a confronto
Lun, 27/10/2025 - 11:18
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