CALTANISSETTA. Il Responsabile Ambiente del Partito Democratico Ivo Cigna ha inviato al Prefetto di Caltanissetta richiesta di apertura di un Tavolo di concertazione per il contrasto alle discariche abusive nel territorio provinciale.
“Con la presente – si legge nella richiesta – intendiamo sottoporre alla Sua attenzione la persistenza, in diversi luoghi del nostro territorio, di discariche abusive, che rappresentano non solo una grave forma di inquinamento ambientale, ma anche un danno di immagine per il nostro territorio e per le tante persone oneste che lo vivono. Alcuni siti di discarica sono ormai noti e storici — come la strada di collegamento Bivio La Spia via Santo Spirito, c.da Serra della Difesa, l’ex sito minerario “Gessolungo”, le piazzole di sosta lungo la SS.640 e la SS.626, c.da Desusino — e continuano ad essere utilizzati con frequenza per l’abbandono di rifiuti solidi urbani, speciali e financo pericolosi.
Non si comprende come – prosegue la richiesta del Responsabile ambiente del Pd nisseno – nel 2025, con l’ampia disponibilità di sistemi di videosorveglianza e nuove tecnologie di rilevamento, possano ancora verificarsi simili comportamenti, peraltro sempre negli stessi luoghi. Ciò evidenzia, piuttosto, una generale mancanza di coordinamento e di attenzione verso un problema ormai cronicizzato, che richiederebbe un intervento strutturale e condiviso.
Inoltre, con l’entrata in vigore del D.L. 116/2025, sono state introdotte importanti novità per il contrasto al reato di abbandono dei rifiuti, sia in termini di sanzioni che di modalità di segnalazione. Molti Comuni hanno già colto questa opportunità, siglando convenzioni con gli altri attori responsabili e promuovendo campagne di comunicazione mirate. La normativa, infatti, consente oggi di utilizzare come prova anche una semplice foto delle targhe degli avventori dei siti di discarica, e di effettuare segnalazioni anche da parte di cittadini comuni, non solo da Polizia Locale e Forze dell’Ordine.
Alla luce di quanto sopra, Le chiediamo formalmente l’apertura di un Tavolo di concertazione, con il coinvolgimento di tutti gli enti competenti (Libero Consorzio Comunale, Comuni, Forze dell’Ordine, Anas, associazioni ambientali e del terzo settore), al fine di: • definire strategie comuni per il monitoraggio e la prevenzione; • coordinare gli interventi di bonifica e controllo; • promuovere campagne di informazione ed educazione civica; • garantire una più efficace applicazione delle nuove disposizioni normative. Confidando nella Sua attenzione e sensibilità verso un tema che riguarda la salute pubblica, la tutela dell’ambiente e il decoro del nostro territorio”.

