L’apertura ieri arrivata dalla Regione e la possibilità di un intervento in sede ministeriale, sono aspetti favorevoli per l’iter dell’area di crisi di Gela, che risente di lentezze accumulate negli anni. Il segretario confederale Ugl Andrea Alario, in municipio, ha preso parte al tavolo convocato dall’amministrazione comunale. “Nuovi investimenti, sfruttando i fondi dell’area di crisi – dice – possono essere decisivi nel tessuto economico locale. Le aziende che riusciranno a insediarsi potrebbero assorbire lavoratori che non sono stati ricollocati. Sicuramente, quanto agli investimenti, occorre una procedura più snella e l’apertura della Regione, in questo senso, è da ritenersi favorevole”. Il segretario Ugl, già mesi addietro spinse affinché si procedesse con un tavolo di confronto, in presenza di tutte le parti e dell’amministrazione. Creare nuove possibilità di occupazione e favorire progetti di impatto economico sono punti che possono generare alternative vere a Eni. “Il ciclo degli investimenti Eni è stato rispettato in questi anni – aggiunge Alario – l’area di crisi deve favorire soluzioni differenti e non si può legare il destino di un intero territorio solo alla monocommittenza”. L’Ugl, come ha fatto in altri tavoli, regionali e nazionali, è pronta pure questa volta a seguire l’evolversi del confronto, affinché il territorio non perda i fondi dell’area di crisi, legati alla riconversione del sito industriale.
Area di crisi di Gela, il segretario confederale Ugl Alario: “Nuovi investimenti decisivi nel tessuto economico locale”
Mar, 28/10/2025 - 09:10
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