Salute

Villalba, le consigliere comunali d’opposizione: “ Sempre meno servizi, sempre più disagi”

Carmelo Barba

Villalba, le consigliere comunali d’opposizione: “ Sempre meno servizi, sempre più disagi”

Ven, 26/09/2025 - 12:26

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Dalle consigliere comunali di Villalba Rita Favata e Eliana Scarlata riceviamo e pubblichiamo: “Il 28 novembre 2024 in qualità di Consigliere comunali scrivevamo alla Sindaca Maria Paola Immordino per avere notizie e sollecitare interventi in merito al servizio di Igiene pubblica di Villalba che, con il pensionamento del Dott. Mario Siracusa, veniva sospeso con il rischio di non essere più ripristinato, come poi si è verificato. In tutti questi mesi abbiamo fiduciosamente aspettato un qualche riscontro alla nostra nota e abbiamo sperato che ci si stesse in qualche modo muovendo o facendo qualcosa perché questo non accadesse. Nessuna risposta è arrivata, a conferma di una mancanza di rispetto istituzionale verso delle Consigliere, che comunque chiedono notizie nella loro funzione di rappresentanza, e soprattutto verso i cittadini ai quali non si ritiene doveroso dare opportune spiegazioni. Quelle domande sono ancora lì che aspettano risposta e sono quanto mai attuali. È il Sindaco che partecipa (si spera) alle riunioni dell’ASP attraverso la Conferenza dei Sindaci, organo che esprime pareri e indirizzi sulla programmazione sanitaria territoriale, è il Sindaco che ha la possibilità di interfacciarsi direttamente con la dirigenza dell’ASP e quindi con chi decide, è il Sindaco che deve spiegare ai suoi cittadini quello che viene deciso, è il Sindaco che può cercare di intervenire su quelle decisioni per evitare la perdita di servizi nel suo territorio. Il risultato è che da gennaio 2025 a Villalba non si fanno più le vaccinazioni, per le quali al momento si doveva andare a Mussomeli, ma adesso sembra che i genitori per vaccinare i loro bimbi dovranno addirittura recarsi a Caltanissetta, così come si deve già andare a Caltanissetta o San Cataldo per il rinnovo patente, porto d’armi e tutto quello che rientra nell’ambito medicina legale e tanti cittadini per ovviare ai tempi lunghi della prenotazione, per rinnovare la patente si rivolgono direttamente alle agenzie private, pagando più di quello che pagherebbero svolgendo la pratica con il servizio pubblico. Nulla di tutto questo era imprevedibile : che il medico andasse in pensione si sapeva, che il servizio rimaneva scoperto si sapeva, ma come dice una famosa canzone “ era già tutto previsto” e forse anche voluto. Sappiamo bene che è difficile incidere su queste decisioni che rispondono a dinamiche molto complicate. Ma si poteva fare o si è fatto qualcosa per evitarlo? Queste sono le domande che avevamo posto, che oggi pubblicamente torniamo a fare e che meritano una risposta, non tanto a noi come Consigliere ma alla cittadinanza che è costretta a subire le conseguenze. A Villalba l’ufficio dell’ASL è ancora attivo per alcune pratiche e per fortuna ci lavorano due impiegati attenti e disponibili che, per quanto possono, cercano di limitare i disagi dei cittadini, soprattutto agli utenti anziani che sono la maggior parte e spesso non hanno la possibilità di recarsi fuori paese. Che poi il disagio non è dato solo dalla distanza ma soprattutto dalle strade disastrate che siamo costretti a percorrere a nostro rischio e pericolo. Basterebbe un medico che venisse anche solo una volta alla settimana per le vaccinazioni e le altre pratiche, come si faceva in precedenza, e tanti disagi sarebbero evitati. Chi ha il compito di decidere spesso non sceglie tenendo conto delle esigenze dei cittadini ma della necessità di fare cassa con i tagli alla spesa, ma non alla spesa superflua, a quella che comporta sperpero di denaro pubblico, ma alla spesa sanitaria, riducendo reparti e posti letto, non assumendo il personale necessario, non sostituendo chi va in pensione, rendendo difficile ai cittadini l’accesso a cure e servizi. Che le famiglie si arrangino, chi può si rivolge al privato, chi non può semplicemente non si cura. La politica che amministra a tutti i livelli si riempie la bocca di belle parole, fa finta di avere a cuore le aree interne e marginali, sempre più povere e spopolate, parla di promozione del territorio mentre lo svuota di servizi, spende i soldi in manifestazioni e convegni ma non ascolta le reali esigenze di chi abita i nostri territori. Quale incentivo si dà al ripopolamento se poi non si può contare su nessun servizio? Se davvero si hanno a cuore i problemi del territorio innanzitutto si mettano i cittadini nelle condizioni di viverci dignitosamente e di avere rispettato il loro diritto alla salute e alla mobilità sicura, altrimenti si fanno solo chiacchiere vuote. Proprio in questi giorni alla Regione si decide la rimodulazione del comparto ospedaliero e già alcuni comuni stanno protestando. Speriamo almeno che l’ospedale di Mussomeli non subisca altri tagli e che vengano potenziati reparti e personale medico. Salvaguardare il presidio ospedaliere è interesse di tutti ma questa battaglia per la sanità e il diritto alla salute richiede l’impegno di tutti i Comuni del Vallone, richiede l’impegno di tutti i Sindaci, e se necessario la mobilitazione di tutto il territorio. Su questo non ci sono bandiere e colori politici ma solo il primario interesse alla salute dei cittadini, sempre più disatteso e sacrificato ad altri interessi e per difendere il quale dobbiamo essere tutti in prima linea. (Eliana Scarlata, Rita Favata)

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