Salute

Sanità, con “Cuori ribelli” operati 65 bambini africani affetti da gravi patologie cardiache

Redazione 3

Sanità, con “Cuori ribelli” operati 65 bambini africani affetti da gravi patologie cardiache

Lun, 29/09/2025 - 09:04

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Sono 65, fino ad oggi, i bambini africani affetti da gravi patologie cardiache e operati grazie al progetto della Onlus ‘Una Voce per Padre Pio’ e del Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina in collaborazione con l’Asp di Messina. Nato dall’incontro casuale tra il cardiochirurgo Sasha Agati ed Enzo Palumbo, presidente della Onlus, e fortemente voluto dalla direzione strategica dell’Asp di Messina, ‘Cuori ribelli’ è oggi giunto alla terza missione del 2025 ed è considerato il primo vero programma di cardiochirurgia pediatrica in Camerun e in tutta l’Africa centrale. La scelta di organizzare missioni ravvicinate e continuative ha permesso di formare il personale locale e di garantire interventi regolari. ”Abbiamo visto un netto miglioramento dei colleghi camerunensi – spiega il primario del Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina Sasha Agati – grazie al confronto con specialisti italiani e internazionali. Non è solo un lavoro sanitario, ma un investimento sul futuro”.

L’obiettivo è rendere il Camerun progressivamente autonomo, con l’Ospedale generale destinato a diventare un centro di riferimento per l’intera regione, riducendo così la necessità di trasferire i piccoli pazienti all’estero. Il progetto si fonda su collaborazione e scambio di competenze, un modello già sperimentato con successo in Tanzania. Medici italiani, camerunensi e tanzani lavorano fianco a fianco in un contesto di solidarietà che unisce professionalità e amicizia. Tra gli interventi di questa missione spicca il caso del piccolo Miel, incontrato appena tre settimane fa in Benin insieme alla madre Gloria. Affetto da una grave cardiopatia congenita e in condizioni critiche, è stato trasferito in Camerun grazie a una vera corsa contro il tempo tra passaporti, visti e procedure burocratiche. Operato dall’équipe di Taormina, oggi il bambino è salvo. ”Portare un bambino dal Benin al Camerun o dal Camerun alla Tanzania – sottolinea Enzo Palumbo – significa affrontare ostacoli complessi, ma vedere i risultati concreti ripaga di ogni sforzo”. Durante la missione di settembre, appena conclusa, sono stati eseguiti 21 interventi, portando a 65 operazioni complessive da marzo a oggi. L’équipe tornerà nuovamente in Camerun nel mese di ottobre per la quarta missione del 2025 che chiuderà il programma annuale.

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