C’era un tempo in cui l’occhiale da sole veniva sfoggiato unicamente quando faceva caldo: oggi, ormai, questo accessorio ha valicato i confini delle stagioni e, dettaglio originale come pochi, è diventato protagonista dei look anche in altri momenti dell’anno.
Non è un caso che possedere diversi modelli sia diventato più che normale. Lo stesso si può dire per l’impegno dedicato ad abbinarli con il look.
Ma si sa davvero tutto su questo must di tantissimi outfit? Le curiosità sull’occhiale da sole sono a dir poco interessanti!
Una delle più particolari – e sorprendenti – riguarda la loro primissima comparsa, ovviamente in una versione totalmente diversa da quello che conosciamo oggi, in tempi preistorici.
Gli Inuit, popolo che abita le zone dell’Artico e che discende dagli antichissimi Thule, inventarono infatti, in tempi remoti, ausili visivi realizzati in legno, quasi sempre abete in quanto trasportato dal mare, per proteggere gli occhi dal riverbero della luce del sole sul ghiaccio.
Oggi gli occhiali da sole con lenti colorate sono tra gli accessori fashion più richiesti. Basta dare un’occhiata alle proposte di un e-commerce famoso come Vistaexpert, punto di riferimento inossidabile per l’occhialeria di qualità, per accorgersi che ci sono alternative di tutti gli stili e di tutti i marchi.
Nei secoli passati erano utilizzati per attenuare gli effetti della miopia, anche se si trattava di versioni drasticamente diverse da quelle che maneggiamo quotidianamente oggi.
Del sopra citato disturbo visivo soffriva l’imperatore Nerone che, come riportato dai documenti dell’epoca, aveva l’abitudine di guardare, proprio per supportare la vista, gli spettacoli dei gladiatori attraverso delle lame di smeraldo.
Dai fasti della Roma imperiale facciamo un salto nel XVIII secolo quando, a Venezia, un accessorio antenato dell’odierno occhiale da sole, con lenti realizzate da quegli straordinari maestri che sono i vetrai di Murano, era immancabile durante i giri in gondola ed era indossato soprattutto da dame e bambini.
Lo scopo? Ancora una volta proteggere gli occhi dal sole, che si fa decisamente più fastidioso nel momento in cui è in gioco anche il riverbero sulla superficie dell’acqua.
Il dettaglio davvero bizzarro? Ai tempi non si conoscevano ancora gli effetti concreti – e gravi – dei raggi del sole sul benessere oculare.
Con l’avvento del ventesimo secolo e della consapevolezza scientifica sui danni dell’eccessiva esposizione ai raggi solari, cominciarono a essere prodotti modelli dedicati in maniera specifica a chi, per motivi professionali, viveva l’impatto con essi in maniera diretta e costante.
Questo era il caso dei piloti di aerei militari – mezzi ormai in grado, in quel periodo, di volare a quote importanti – per i quali venne chiesta, da parte del luogotenente statunitense John A. Macready, la realizzazione di occhiali protettivi specifici.
L’azienda dietro a questo prodotto rivoluzionario? La Bausch & Lomb, titolare, fino al 1999, del marchio Ray-Ban, poi ceduto a Luxottica.
Il nome richiama i termini “ray”, raggio, e “to ban”, bandire. Brand name oggi capace di evocare modelli di occhiali da sole che non passano mai di moda, venne scelto dall’azienda, nata nel 1853 per la produzione di lenti, per l’apertura di una divisione ad hoc avente lo scopo di gestire la produzione degli ausili visivi richiesti da Macready che, ai tempi, soffriva per via dei danni alla vista riportati durante un viaggio in mongolfiera.

