Parla il Questore Agnello. «I servizi di controllo hanno portato buoni risultati. Gli anziani devono diffidare di chi vuole entrare in casa»
Sono sempre più numerosi a Caltanissetta i furti in appartamento e crescono le preoccupazioni dei nisseni che, nonostante gli accorgimenti messi in atto, temono di rientrare nelle loro abitazioni e trovarle saccheggiate dai ladri. Un “fenomeno” inquietante che –nonostante l’impegno costante e quotidiano profuso dalle Forze di Polizia – negli ultimi mesi estivi è aumentato. «Ancor prima di questa ondata di furti – dice il questore Pinuccia Albertina Agnello – a luglio è stata fatta una specifica riunione in prefettura nella quale è stato deciso di attivare dei servizi straordinari di controllo del territorio non solo a Caltanissetta, ma in tutta la provincia con delle pattuglie interforze della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Cio (Compagnia intervento operativo) ed i risultati si sono visti anche perché ci sono stati pure degli arresti. Ma è chiaro che tutto ciò non basta, anche se queste persone (per lo più stranieri) vengono poi espulse dal territorio. Con il coordinamento della Procura nissena, comunque, sono in corso delle attività investigative che già in passato hanno con sentito di procedere all’arresto degli autori di questi reati». Evidentemente tutto ciò non basta…
«Di solito questi episodi si verificano anche perché c’è un basista – dice la dott.ssa Agnello, in presenza del portavoce della questura Salvatore Falzone, Commissario della Polizia di Stato – ma a volte chi entra nelle case si finge badante della famiglia che abita al piano di sotto: in questi casi occorre diffidare immediatamente. Poi ci sono i furti che vengono commessi dai cosiddetti “topi di appartamento” che riescono ad arrampicarsi anche dall’esterno. Nei mesi scorsi abbiamo fatto delle campagne divulgative frontali con gli anziani, anche per dissuaderli dall’aprire le loro abitazioni a persone che non conoscono. Per prevenire i furti nelle case occorre comunque utilizzare serrature delle porte di un certo tipo, attivare nei palazzi dei sistemi di videosorveglianza, avere la cura di fare svuotare le cassette della posta nei periodi di assenza, non lasciare il portone aperto ed avvertire la Polizia nel caso si nota la presenza di persone estranee, in maniera da metterci in condizione di intervenire immediatamente. Inoltre serve fare attenzione pure alle porte: ci sono dei ladri che adottano il sistema della colla, che consente loro di capire quando l’appartamento è vuoto e possono così agire con tranquillità. La cosa più importante comunque rimane la collaborazione dei cittadini». «In prefettura in occasione delle riunioni interforze – racconta ancora la dott.ssa Agnello – abbiamo approfondito questa situazione, facendo un piano operativo per prevenire i furti in appartamento; ci siamo pure suddivisi i compiti e le zone e durante l’estate siamo andati avanti cosi, ottenendo dei risultati, anche perché abbiamo individuato ed arrestato una ventina di stranieri responsabili di questo tipo di reati. Se non avessimo messo in atto tali servizi i furti sarebbero stati sicuramente molti di più. A metterli in atto sono uomini e donne che sono “specialisti” soprattutto nel forzare le porte o abili nel farsi accogliere con un pretesto dagli anziani soli e poi i complici rubano nelle loro case. Diffidare poi anche da chi si presenta alla porta come operatori Enel o Telecom e non esibiscono il documento dell’azienda per la quale lavorano. Di queste persone ne abbiamo individuate ed arrestate numerose». «Ci stiamo occupando pure dello spaccio di droga – conclude la dott.ssa Agnello – perché è un fenomeno sempre presente che riguarda la diffusione ed il consumo di sostanze stupefacenti. C’è sempre la massima collaborazione con i Carabinieri e la Guardia di Finanza»
